La moltiplicazione dei gruppi consiliari lombardi

Ne sono nati cinque nuovi in pochissimi giorni, scrive il Corriere della Sera, probabilmente per evitare di raccogliere le firme per le prossime elezioni

Mario Gerevini sul Corriere della Sera di oggi racconta della singolare moltiplicazioni dei gruppi consiliari in regione Lombardia: ne sono nati cinque nuovi negli ultimi giorni, probabilmente per evitare di dover raccogliere firme per presentare le liste alle prossime regionali. Le liste già rappresentate in Consiglio, infatti, non devono raccogliere le firme. La scorciatoia è formalmente legale ma costosa, per la regione.

MILANO — Oggi ci sarà il debutto ufficiale. Il fenomeno si è verificato tra Natale e Capodanno. Un virus si è diffuso all’interno del Consiglio regionale della Lombardia. Improvvisamente, dopo anni di calma piatta e a poche settimane dalle elezioni, alcuni consiglieri del parlamentino lombardo hanno contratto la sindrome da spacchettamento. Cioè hanno sentito l’esigenza impellente e improcrastinabile di farsi un gruppo autonomo, distaccandosi dalla delegazione del partito. Così all’Ufficio di presidenza della Regione sono arrivate una dietro l’altra cinque richieste per formare nuovi gruppi politici. È quello che in gergo viene chiamato, appunto, spacchettamento, spesso accompagnato e nobilitato da nuovi obiettivi. In termini più terra terra sembra, però, una classica gabola, per evitare la difficoltosa raccolta di firme necessaria a presentarsi alle elezioni. Uno stratagemma che, oltretutto, costerà altri soldi ai contribuenti.

Sono arrivate due richieste da consiglieri provenienti dal Pdl. È nato così il gruppo di area formigoniana «Lombardia Popolare» con Doriano Riparbelli, Angelo Gianmario, indagato per peculato (con i soldi pubblici avrebbe speso tra l’altro, 114 mila euro in taxi e noleggi auto e offerto «ai bagnanti in Liguria» 90 euro in gelati), e Marcello Raimondi, anch’egli indagato (avrebbe usato i fondi regionali per le ricariche telefoniche di utenze intestate a moglie e figlia). I tre appoggeranno la candidatura di Gabriele Albertini.

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