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  • Mercoledì 19 dicembre 2012

Park Geun-hye ha vinto le elezioni in Corea del Sud

La candidata conservatrice, figlia di un ex dittatore, sarà la prima donna presidente della Repubblica

South Korea’s presidential candidate Park Geun-Hye (C) of the ruling New Frontier Party waves to her supporters during her election campaign in Seoul on December 18, 2012. The two rivals for South Korea’s presidency made a final pitch to voters on the eve of an election that looks set to go down to the wire and could produce the country’s first female leader. AFP PHOTO / JUNG YEON-JE (Photo credit should read JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images)

South Korea’s presidential candidate Park Geun-Hye (C) of the ruling New Frontier Party waves to her supporters during her election campaign in Seoul on December 18, 2012. The two rivals for South Korea’s presidency made a final pitch to voters on the eve of an election that looks set to go down to the wire and could produce the country’s first female leader. AFP PHOTO / JUNG YEON-JE (Photo credit should read JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images)

La conservatrice Park Geun-hye ha vinto le elezioni presidenziali in Corea del Sud, battendo il suo sfidante Moon Jae-in, ex capo di gabinetto del presidente Roh Moo-hyun, del partito liberale. Con il 32 per cento dei voti scrutinati Park Geun-hye è al 52,8 per cento contro il 46,8 per cento di Moon Jae-in, che ha già ammesso la sconfitta. L’affluenza è stata del 75,8 per cento, superando di 15 punti il dato delle ultime elezioni del 2007.

Park Geun-hye è il presidente del partito conservatore Saenuri Party, è la prima donna a diventare presidente della Repubblica nella storia del paese (è stata anche la prima a candidarsi) ed è figlia dell’ex dittatore Park Chung-hee, che conquistò il potere con un colpo di stato nel 1961 e restò a capo del paese fino all’assassinio del 1979. La campagna elettorale, che ha visto i due sfidanti sempre sostanzialmente alla pari nei sondaggi, si è giocata soprattutto sui temi dell’economia, del rapporto con la Corea del Nord, delle disparità sociali e dell’influenza dei chaebol, i grandi gruppi industriali del paese.

foto: JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images