• Mondo
  • Sabato 8 dicembre 2012

Cosa si sa dell’infermiera del King Edward VII trovata morta

Non è ancora stato confermato ufficialmente che si tratti di suicidio, mentre i due conduttori radiofonici che avevano fatto lo scherzo telefonico su Kate Middleton sono stati sospesi

King Edward VII hospital chief executive John Lofthouse (CR) standing next to the hospital’s chairman Simon Glenarthur (CL) speaks to the media outside the hospital in London on December 7, 2012 after nurse Jacintha Saldanha was found dead at a property close by. A nurse at the hospital which treated Prince William’s pregnant wife Catherine, Duchess of Cambridge, was found dead on December 7, days after being duped by a hoax call from an Australian radio station, the hospital said. Police said they were treating the death, which happened at a property near the hospital, as unexplained. AFP PHOTO / CARL COURT (Photo credit should read CARL COURT/AFP/Getty Images)

King Edward VII hospital chief executive John Lofthouse (CR) standing next to the hospital’s chairman Simon Glenarthur (CL) speaks to the media outside the hospital in London on December 7, 2012 after nurse Jacintha Saldanha was found dead at a property close by. A nurse at the hospital which treated Prince William’s pregnant wife Catherine, Duchess of Cambridge, was found dead on December 7, days after being duped by a hoax call from an Australian radio station, the hospital said. Police said they were treating the death, which happened at a property near the hospital, as unexplained. AFP PHOTO / CARL COURT (Photo credit should read CARL COURT/AFP/Getty Images)

John Lofthouse è l’amministratore delegato dell’ospedale londinese King Edward VII, dove lavorava Jacinta Saldanha, l’infermiera che ieri è stata trovata morta in una residenza vicino all’ospedale. Lofthouse ha detto oggi che tutti avevano cercato di darle sostegno «in questo momento difficile».

Al King Edward VII, l’ospedale di Londra in cui lavorava l’infermiera, era stata ricoverata nei giorni scorsi Kate Middleton, per una forma molto acuta di nausea provocata dalla sua gravidanza. Mercoledì scorso, due conduttori della radio australiana 2DayFM, Mel Greig e Michael Christian, avevano chiamato il centralino dell’ospedale fingendo di essere il principe Carlo e la regina Elisabetta II, per cercare di avere informazioni sullo stato di salute di Kate.

Jacinta Saldanha, che in quel momento si trovava nel centralino dell’ospedale, aveva abboccato allo scherzo telefonico e aveva detto che Kate non aveva più conati di vomito e che nel giro di poche ore avrebbe potuto ricevere delle visite. Si trattava, comunque, di informazioni molto riservate, trattandosi della famiglia reale, che poi sono state riprese, insieme all’audio della telefonata, dai mezzi di comunicazione di tutto il mondo. L’ipotesi del suicidio, che è quella più probabile, non è stata ancora confermata. O almeno, non ci sono ancora le analisi dell’autopsia che lo confermano. Ieri, un portavoce di Scotland Yard ha detto che la morte «non è considerata come un omicidio» dagli inquirenti, almeno per il momento, e non si possono ancora trarre conclusioni chiare sul fatto che la morte della donna sia collegata allo scherzo telefonico.

Il fatto che Scotland Yard non stia cercando nessuno rappresenta comunque un elemento importante, per capire che il suicidio rappresenta l’unica ipotesi presa in considerazione dagli investigatori. Nei confronti di Jacinta Saldanha l’ospedale non aveva preso alcun provvedimento disciplinare, anche perché quando è arrivata la chiamata dello scherzo era molto presto, a causa del fuso orario tra l’Inghilterra e l’Australia (a Londra erano le 5.30 del mattino) e Jacinta Saldanha stava passando di lì per caso. Anche l’ufficio del principe William ha confermato che da parte della famiglia reale non ci sono state lamentele per le informazioni riservate che sono state diffuse, tanto che il principe Carlo aveva anche scherzato con i giornalisti riguardo la telefonata della radio.

Per l’ospedale si era trattato comunque di un episodio molto imbarazzante, tanto più perché da tempo la struttura è quella preferita e frequentata dalla famiglia reale: la regina Elisabetta è stata ricoverata più volte per controlli o esami. Dopo che l’audio ha iniziato a circolare su vari siti internet e nei giornali, John Lofthouse, il direttore del centro, aveva detto che si era trattato di una «stupida bravata» e che l’ospedale avrebbe rivisto le sue regole interne riguardo il centralino. È stato anche diffuso un video di scuse, in cui è stato ribadito il concetto.

Intanto, la Southern Cross Austereo, la società proprietaria della radio, ha detto che i due presentatori sono stati sospesi. Rhys Holleran, l’amministratore delegato della radio, ha detto durante una conferenza stampa a Melbourne, oltre a esprimere tutto il dolore per la morte dell’infermiera, che la radio non ha avuto un comportamento scorretto, che collaborerà con gli investigatori e che non bisogna giungere a conclusioni affrettate su quanto successo: «è un tragico evento che non poteva essere previsto». Inoltre, bisogna ricordare che prima che la registrazione fosse mandata in onda, sono stati consultati anche gli avvocati della radio per il consenso legale, scrive l’Indipendent.

Chris Chapman, il presidente dell’Australian Communications and Media Authority (ACMA), l’autorità che regola il settore in Australia, ha detto che ci saranno dei colloqui con i rappresentanti della radio, per analizzare la questione dello scherzo telefonico allo scopo di prendere eventuali provvedimenti disciplinari. I due presentatori hanno dovuto cancellare i propri account Facebook e Twitter, a causa di una lunga serie di critiche e insulti. Inoltre, due grandi aziende, la catena alimentare Coles e la società telefonica Telstra, hanno sospeso da oggi la loro pubblicità sulla radio.

Foto: John Lofthouse, amministratore delegato dell’ospedale King Edward VII (CARL COURT/AFP/Getty Images)