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  • Lunedì 19 novembre 2012

100 finali di Coppa Davis

L'ultima l'ha vinta ieri la Repubblica Ceca, aggiungendosi al già leggendario album fotografico delle 101 edizioni fin qui (una senza finale, sì)

FORT WORTH, TX – DECEMBER 4: U.S. tennis players John McEnroe (L) and Andre Agassi cheer for teammate Jim Courier as he plays Switzerland’s Marc Rosset in the second match of the Davis Cup finals 04 December 1992. Rosset defeated Courier 6-3, 7-6, 3-6, 6-4, 6-4. (Photo credit should read TIM ROBERTS/AFP/Getty Images)

FORT WORTH, TX – DECEMBER 4: U.S. tennis players John McEnroe (L) and Andre Agassi cheer for teammate Jim Courier as he plays Switzerland’s Marc Rosset in the second match of the Davis Cup finals 04 December 1992. Rosset defeated Courier 6-3, 7-6, 3-6, 6-4, 6-4. (Photo credit should read TIM ROBERTS/AFP/Getty Images)

Domenica la Repubblica Ceca ha vinto la finale di Coppa Davis, la più importante competizione mondiale a squadre nel tennis maschile. La finale di ieri è stata la centesima della storia del torneo. La Repubblica Ceca ha battuto la Spagna per 3-2 nella O2 Arena di Praga: la coppa è stata assicurata dalla vittoria di Radek Stepanek, che dopo una partita di quasi quattro ore ha sconfitto Nicolas Almagro. La Repubblica Ceca non aveva mai vinto la Coppa Davis (ma 32 anni fa vinse la Cecoslovacchia).

La Coppa Davis è organizzata dalla Federazione internazionale di tennis, si gioca ogni anno tra squadre nazionali a eliminazione diretta. Le migliori 16 nazionali vengono incluse nel cosiddetto World Group e si affrontano in quattro turni distribuiti in quattro weekend nel corso dell’anno. Ogni turno prevede cinque incontri nel giro di tre giorni (solitamente venerdì, sabato e domenica): i primi due sono singoli, il terzo è un doppio e gli ultimi due sono nuovamente singoli. Gli incontri singoli sono al meglio dei cinque set ma se una squadra ha già vinto le partite successive si giocano al meglio dei tre set, previo accordo tra le due squadre.

La Coppa Davis venne giocata per la prima volta nel 1900 a Boston, negli Stati Uniti. Era stata ideata l’anno prima da quattro membri della squadra di tennis dell’università di Harvard, che volevano organizzare una parta tra Stati Uniti e Regno Unito. Le due federazioni nazionali accettarono e uno dei quattro giocatori, Dwight Davis, inventò la struttura del torneo e ordinò una coppa, che comprò di tasca sua. La prima edizione venne sorprendentemente vinta dagli Stati Uniti, per 3-0. Da allora il torneo si tenne ogni anno, tranne durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. Nel 1905 parteciparono anche Francia, Austria, Belgio e “Australasia”, una squadra composta da Australia e Nuova Zelanda, che giocarono insieme fino al 1913. Il torneo continuò a crescere lentamente ammettendo sempre nuove nazioni; i primi anni videro il dominio di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australasia, fino alla vittoria della Francia nel 1927. Negli anni Trenta Gran Bretagna e Australia ripresero il dominio e lo mantennero fino agli anni Sessanta. Inizialmente il torneo si chiamava International Lawn Tennis Challenge ma in seguito alla morte di Dwight Davis nel 1945 venne rinominato Coppa Davis.

(L’album fotografico di 125 anni di Wimbledon)

Dal 1950 al 1967 l’Australia conobbe un periodo di dominio quasi incontrastato, vincendo il torneo per 15 volte su 18. Fino al 1973 la coppa fu vinta solo da Stati Uniti, Australasia, Australia, Regno Unito e Francia: in quell’anno si qualificarono per la finale Sudafrica e India. L’India però si ritirò per protesta contro le politiche di apartheid del Sudafrica, che vinse la coppa a tavolino: per questo le edizioni giocate finora sono 101 mentre le finali sono cento. Da allora anche altre nazioni vinsero il torneo e aumentò il numero dei partecipanti. Negli ultimi anni la Spagna è diventata la nazione predominante: ha conquistato la sua prima Coppa Davis nel 2000 e l’ha rivinta altre quattro volte, arrivando quest’anno in finale. L’Italia partecipa al torneo dal 1922: l’ha vinto una volta nel 1976 (con Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, capitano non giocatore Nicola Pietrangeli) ed è arrivata per sei volte in finale.