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  • Sabato 29 settembre 2012

Fox News ha mostrato un suicidio in diretta

Lo ha fatto per errore, scusandosi molto e innescando una discussione su che cosa fare del video una volta che è arrivato online

Ieri pomeriggio, sul canale televisivo statunitense Fox News, è andata in onda “inavvertitamente” la scena del suicidio di un fuggiasco inseguito dalla polizia in Arizona. Alla scena sono seguite le immediate scuse del conduttore, Shep Smith, ma anche qualche polemica dovuta al fatto che siti come BuzzFeed o Mediaite hanno ripubblicato il video o contribuito alla sua diffusione rilanciandolo sui social network.

Questo è quello che è successo: intorno a mezzogiorno a Phoenix, in Arizona, è cominciato un inseguimento tra la polizia e un uomo, sospettato di aver rubato l’auto su cui viaggiava. Come spesso capita in questi casi negli Stati Uniti, i media si sono subito occupati della vicenda e Fox News, in particolare, ha seguito in diretta l’intero inseguimento grazie alle riprese aeree fatte da un elicottero di KSAZ-TV, un canale affiliato di Fox in Arizona. A un certo punto, dopo novanta minuti di inseguimento con la polizia dietro e l’elicottero sulla testa, l’uomo ha svoltato a sinistra, si è infilato in uno sterrato e, dopo un centinaio di metri, ha fermato la macchina. Una volta sceso dalla macchina, dopo qualche attimo speso a guardarsi intorno, l’uomo si è messo a correre, è scivolato, si è rialzato ed ha ricominciato a correre, sempre seguito dalle telecamere dell’elicottero, ma senza che la polizia tentasse di accerchiarlo, almeno a giudicare da quanto mostrano le riprese. Poi l’uomo si è fermato, si è puntato la pistola alla tempia e si è sparato, uccidendosi.

In quel momento il conduttore della trasmissione, Shep Smith, ha iniziato a ripetere con tono molto concitato: «get off, get off, get off!», ovvero «tagliala, tagliala, tagliala!», con l’unico risultato, però, di essere interrotto dalla pubblicità, mentre sul video erano già state trasmesse le immagini del suicidio in diretta. Al ritorno in studio dopo la pausa pubblicitaria, Smith ha detto:

«Abbiamo qualche spiegazione da dare. Mentre stavamo trasmettendo quell’inseguimento in diretta, nel momento in cui l’uomo è uscito dalla macchina, abbiamo ritardato le immagini. Vedevamo quel che succedeva cinque secondi prima di voi. In questo modo, se le cose si fossero messe orribilmente male, noi saremmo stati in grado di tagliare, senza farvelo vedere. Ma abbiamo fatto davvero casino. E ci scusiamo tutti, veramente.

Queste immagini non appartengono alla televisione. Avevamo preso tutte le precauzioni del caso per evitare che una cosa simile finisse in diretta, e io mi scuso personalmente con tutti voi per quello che è successo. Vediamo molte cose che non vi sottoponiamo, perché il momento non è appropriato, perché sarebbe insensibile, o perché sarebbe semplicemente sbagliato. Questo era sbagliato. E non accadrà più, scusatemi. Vi aggiorneremo su ciò che è successo a quell’uomo, e su ciò che non ha funzionato, questa sera. Scusatemi»

Secondo quanto riporta Associated Press, il vice presidente esecutivo del programma, Micheal Clemente ha confermato che Fox aveva preso la precauzione di trasmettere le immagini con 5 secondi di ritardo, ma ha aggiunto che qualcosa è andato storto. «Sfortunatamente questo errore è il risultato di tanti errori umani, e noi tutti ci scusiamo per quello che gli spettatori hanno visto sullo schermo».

Oltre alle scuse del conduttore e di Fox, c’è un altro aspetto che ha fatto molto discutere negli Stati Uniti. Si tratta della ripubblicazione del video integrale della diretta e della sua condivisione sui social network.

BuzzFeed, per esempio, ha rilanciato il video su Twitter, provocando una serie di commenti da parte di alcuni follower che si chiedevano perché ripubblicare una scena simile. Un altro sito aggregatore di news, Mediaiteha invece pubblicato un articolo in cui mostrava sia la versione completa della diretta – quella con la scena del suicidio – sia il video che contiene semplicemente le scuse del conduttore. Dylan Byers, blogger di Politico, ha raccolto le dichiarazioni dei portavoce di alcuni siti che hanno deciso di pubblicare il video integrale, ovvero BuzzFeed, Gawker e Mediaite, includendo anche la dichiarazione di Raw Story, che ha invece deciso di non pubblicare il video.

Ashley McCollum, di BuzzFeed, ha detto:

«Prendere una scelta editoriale su come coprire un fatto così delicato e tragico come questo non è mai facile. Ma, alla fine, resta un fatto, una notizia, e noi ci occupiamo di informazione. Abbiamo pubblicato entrambi i video, la versione completa e quella editata, e rispettiamo il giudizio dei nostri lettori».

La spiegazione data da Raw Story è stata invece la seguente:

«Serve veramente vedere un uomo che si fa un buco in testa con un’arma per sapere che lo ha fatto? […] Secondo il nostro giudizio, la notizia non era necessariamente quella che ci fosse un inseguimento in macchina, che era pericoloso o che finisse con una morte – questo genere di cose accadono più o meno ogni giorno. E la notizia non era neppure che un americano, un essere umano si è suicidato – anche questo capita ogni giorno. La notizia, secondo noi, è che lo ha fatto mente le telecamere lo seguivano (che probabilmente è un fattore che aumenta il rischio), ma anche che quelle emittenti che lo seguivano hanno pubblicato il video del suo suicidio, violando quella che era da tempo una norma culturale stabilita»

Alla fine, ci sembra, molto ha a che fare col come quel video viene diffuso. La spiegazione di Raw Story è sensata: non sono una gran notizia né l’inseguimento né il suicidio dell’uomo. Però loro stessi aggiungono che è una notizia il fatto che Fox News abbia trasmesso il tutto in diretta. Mostrare il video della notizia può aiutare a capirla meglio? A capire quanto le immagini fossero scioccanti, a capire il “casino” fatto dagli operatori di Fox News? Forse sì, visto che si tratta di qualcosa accaduto in tv; forse no. Ci sembra che fornendo il link al video, senza impaginarlo qui, si arrivi a un dignitoso compromesso tra gli argomenti migliori delle due posizioni: non si obbliga nessuno a vederne nemmeno un fotogramma, se ne dà la possibilità a chi vuole. Poi, come abbiamo detto altre volte, non c’è una risposta univocamente esatta a questioni di questo tipo. L’importante è farsi molte domande.