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  • Venerdì 28 settembre 2012

L’inchiesta alla Regione Piemonte

La Finanza ha fatto controlli al consiglio regionale dopo che la Procura ha avviato un'indagine sui rimborsi spese: la Regione ha pubblicato tutti i dati relativi

Questa mattina circa quindici agenti della Guardia di Finanza hanno avviato una serie di controlli presso il Consiglio regionale del Piemonte. L’operazione ha l’obiettivo di verificare come sono utilizzati i fondi concessi dalla Regione ai gruppi consiliari e come funziona il meccanismo dei rimborsi, e delle autocertificazioni. Nei giorni scorsi la procura di Torino aveva avviato un’indagine conoscitiva sui conti del Consiglio regionale. I controlli servono per verificare se ci siano inesattezze nei resoconti di spesa dei singoli consiglieri, soprattutto per quanto riguarda le missioni e le trasferte. In questo caso i consiglieri ricevono rimborsi chilometrici.

Il capogruppo consiliare del Partito Democratico in Piemonte, Aldo Reschigna, ha spiegato che l’arrivo della Finanza è un «passaggio scontato e inevitabile, vista l’apertura del fascicolo» da parte della Procura. I finanzieri hanno per ora controllato gli uffici consiliari in Regione di Popolo della Libertà e Partito Democratico. Ai responsabili dei gruppi avrebbero anche chiesto di produrre altri documenti entro i prossimi giorni.

I controlli sono probabilmente stati avviati anche in seguito ai recenti scandali in altre regioni, a partire da quello nel Lazio che ha portato alle dimissioni della presidente regionale, Renata Polverini. A inizio settimana, inoltre, il deputato piemontese Roberto Rosso (Popolo della Libertà) aveva spiegato come funzionano spesso le “truffe legalizzate” dei rimborsi: «Tu fai figurare che ti sposti da un posto a un altro, poi vai a cercare un consigliere comunale del luogo e ti fai rilasciare una ricevuta in cui figura che tu sei in missione per conto della Regione. Così incassi l’indennità di missione e pure il rimborso chilometrico per gli spostamenti». Rosso spiegò che lo fece anche un consigliere regionale di sua conoscenza, che si fece rimborsare in questo modo una settimana bianca dalla regione Piemonte.

Il Consiglio regionale del Piemonte ha comunque avviato una operazione di maggior trasparenza, rendendo pubblici tra le altre cose tutti i rimborsi spese ottenuti dai politici che lavorano in Regione. Online si possono consultare le spese riferite al 2011 della Giunta, dei componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio e dei singoli consiglieri regionali.

Stando alla documentazione pubblicata dal Consiglio, Roberto Cota (Lega Nord), il presidente della Regione, nel 2011 ha ottenuto rimborsi spese per circa 18mila euro. In parte dovuti ai rimborsi chilometrici e in parte all’indennità di presenza, che oscilla tra i mille e i 1.600 euro a seconda del numero di presenze mensili. La Giunta regionale del Piemonte ha avuto nel complesso rimborsi spese per 214.666 euro. Il Consiglio regionale per 307.871 euro. I dati riferiti ai primi sei mesi del 2012 saranno pubblicati nei prossimi giorni. Saranno poi pubblicati anche i dati riferiti al 2010 e alla precedente legislatura, quella guidata da Mercedes Bresso (Partito Democratico).