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  • Lunedì 13 agosto 2012

La cerimonia di chiusura di Londra

Le foto della grande autocelebrazione musicale - con parata di musicisti, allegria e commozione - che ha chiuso la trentesima edizione delle Olimpiadi

Two French athletes hug during the athletes parade at the closing ceremony of the 2012 London Olympic Games in London on August 12, 2012. Rio de Janeiro will host the 2016 Olympic Games. AFP PHOTO / LEON NEAL (Photo credit should read LEON NEAL/AFP/GettyImages)
Two French athletes hug during the athletes parade at the closing ceremony of the 2012 London Olympic Games in London on August 12, 2012. Rio de Janeiro will host the 2016 Olympic Games. AFP PHOTO / LEON NEAL (Photo credit should read LEON NEAL/AFP/GettyImages)

Ieri sera la trentesima edizione dei Giochi Olimpici si è chiusa nello stadio di Stratford, a Londra. La cerimonia di chiusura – iniziata alle 22, ora italiana, e conclusasi dopo tre ore – è stata diretta da Kim Gavin, coreografo e organizzatore di grandi eventi e spettacoli. Nello stadio c’erano 80 mila spettatori. I 10 mila atleti si sono riversati sul palco in modo disordinato e informale, al contrario di quanto era accaduto nella cerimonia di apertura.

Durante lo spettacolo si sono esibiti alcuni dei più grandi musicisti britannici degli ultimi cinquant’anni, Annie Lennox, Pet Shop Boys, Fatboy Slim, Jessie J, gli Who, i Muse, i Take That e le Spice Girls, che avevano cantato insieme l’ultima volta nel 2008. È stato anche proiettato un video di John Lennon che cantava Imagine e quello di Freddie Mercury al Live Aid del 1985, seguito da un’esibizione di Brian May. Durante la cerimonia – come da tradizione – sono state consegnate anche le ultime medaglie, quelle della maratona: l’oro all’ugandese Stephen Kiprotich, l’argento e il bronzo ai kenyioti Abel Kirui e Wilson Kipsang Kiprotich. La cerimonia si è conclusa con lo spegnimento dei 204 petali del braciere olimpico, ognuno dei quali è stato consegnato al comitato olimpici di una nazione che ha partecipato ai Giochi. La cerimonia di chiusura ha ricevuto parecchi apprezzamenti. Il Guardian ha scritto: “Non c’era alcun messaggio, e d’altra parte non ce n’era bisogno, tranne: «Non è stato divertente?» e «Non siamo grandiosi?»”.