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  • Venerdì 6 luglio 2012

Sabato si vota in Libia

Sono le prime elezioni libere da 43 anni, tre milioni di persone voteranno per la nuova assemblea costituente

Sabato in Libia si voterà per eleggere i 200 membri del Congresso Generale Nazionale, che avrà anche il compito di scrivere la nuova costituzione del paese. Oggi si è chiusa ufficialmente la campagna elettorale. I cittadini iscritti nelle liste elettorali sono 2,8 milioni: si tratta dell’80 per cento degli aventi diritto, il 45 per cento dei quali sono donne. Le elezioni erano previste per il 19 giugno scorso ma sono state rinviate, ha spiegato il Comitato elettorale libico, «per motivi tecnici e logistici». I libici non votano dal 1969, quando l’allora colonnello Muammar Gheddafi destituì con un colpo di stato la monarchia di re Idris.

I seggi da occupare al Congresso Generale Nazionale sono duecento. Di questi, 120 sono riservati agli indipendenti, il resto sarà assegnato ai candidati di partito e il 10 per cento dell’Assemblea sarà riservata alle donne. Nella distribuzione dei seggi si terrà conto del peso di ciascuna regione del paese: la Tripolitania avrà 100 deputati, la Cirenaica 60, il Fezzan 40. I candidati per l’elezione del Congresso sono 4.013. Secondo i dati forniti dalla Commissione elettorale i candidati indipendenti sono 2.550, quelli politici sono circa 1.200 appartenenti a 142 partiti distribuiti nelle varie regioni del paese.

I principali partiti candidati sono: il Fronte Nazionale, legato alle organizzazioni anti-Gheddafi nate negli anni ’80; il partito Giustizia e Sviluppo, ramo politico dei Fratelli Musulmani; il gruppo Al Watan guidato da Abdel Hakim Belhaj, ex leader del Gruppo Combattente dei Libici Islamici (Lifg); la coalizione delle Forze Nazionali, guidata dall’ex premier del Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt), Mahmoud Jibri. Quest’ultimo partito, considerato “filo-occidentale” è considerato tra i favoriti per la popolarità del suo leader.

Una volta eletto, il Congresso Nazionale Generale dovrà nominare il nuovo governo che subentrerà al Consiglio Nazionale Transitorio, presieduto da Mustafa Abdel Jalil, che ha guidato il Paese dal novembre del 2011 fino ad oggi. Il Congresso dovrà anche eleggere un comitato ristretto incaricato di redigere la costituzione entro 120 giorni dalla sua nomina. Oltre ad eleggere questi due organismi, i costituenti dovranno scegliere la forma di governo, il ruolo dell’Islam nello Stato e nella società, precisare l’assetto federalista e indicare i diritti delle minoranze.

(GIANLUIGI GUERCIA/AFP/GettyImages)