Tre mostre all’Hangar Bicocca

Giulia Ticozzi ha fatto belle foto alle opere e installazioni esposte da stasera a Milano, a ingresso libero

Oggi allo spazio Hangar Bicocca di Milano si inaugurano tre mostre importanti, dalle 19.

La prima racconta un’azienda italiana di design, Moroso, che festeggia 60 anni di produzione e che affida al designer Martino Gamper l’allestimento della propria storia e dei propri prodotti.

La seconda mostra, The Happiest Man, opera di due artisti russi contemporanei IIya e Emilia Kabakov e a cura di Chiara Bertola, ricrea in una parte dello spazio Hangar una sorta di sala cinematografica e una piccola stanza arredata. L’idea dei due artisti è far immergere lo spettatore in una sorta di luogo senza tempo.

La sala centrale, la più grande e la più scenografica, accoglie le opere di un giovane artista cubano, Wilfredo Prieto, che condivide con la coppia di artisti russi la provenienza da un paese legato al comunismo e forse, proprio per questo, a un’arte che ha come caratteristica forte l’idea di evasione con opere molto ingombranti, capaci di estraniare lo spettatore dalla realtà. Prieto, sotto la curatela di Andrea Lissoni, espone sette opere quasi tutte di grandissimo formato, installazioni create con oggetti presi dalla vita di tutti i giorni, capaci di far riflettere su alcune tematiche legate alle contraddizioni sociali ed economiche del mondo contemporaneo.

Un’opera in mostra interessante, per esempio, è Nebulosa: composta da moltissimi metri di filo spinato e sospesa nei soffitti dell’Hangar, assomiglia ad una nuvola leggera. A guardarla da vicino ci si accorge che è creata da metri di filo spinato e che la leggerezza è quindi solo appartente. Il pubblico ci passa sotto quasi inconsapevole del pericolo che incombe sulle sue teste. La mostra si chiama Equilibrando la curva e resterà esposta, insieme alle altre mostre, fino al 2 settembre.

L’ingresso alle mostre è gratuito: gli orari e altre informazioni sulla programmazione si possono trovare sul sito dell’Hangar Bicocca.