Fiat Industrial ha annunciato una fusione con CNH Global

La nuova "newco" avrà la sede legale fuori dall'Italia e la principale quotazione in Borsa a New York

Il gruppo Fiat Industrial, operativo dal primo gennaio 2011 in seguito alla scissione di Fiat S.p.A, ha annunciato oggi una fusione con CNH Global controllata all’88 per cento da Fiat Industrial. Nascerà dunque una nuova società che trasferirà la propria sede legale dall’Italia all’Olanda e avrà la quotazione principale in Borsa a New York.

Il nome della newco che verrà costituita non è stato ancora deciso, ma il presidente di Fiat Industrial, Sergio Marchionne, ha spiegato che con quest’operazione verranno integrate tutte le attività di macchine agricole (Cnh), motori (Fpt Industrial) e veicoli commerciali (Iveco) di Fiat Industrial. E che questo comporterà «una maggiore competitività» sul mercato e «un grande vantaggio per gli azionisti». Marchionne ha anche precisato che «cambierà la struttura del capitale ma non l’assetto operativo»: non ci dovrebbero dunque essere né esuberi né diminuzioni di attività.

I dettagli
Il contenuto della proposta è spiegato in dettaglio in una lettera inviata formalmente da Sergio Marchionne, presidente di Fiat Industrial, al consiglio d’amministrazione di CNH (controllata all’88% da Fiat Industrial) e sintetizzato in un comunicato della stessa FI.

La lettera menziona una serie di approcci ricevuti da banche d’affari negli ultimi due mesi, e spiega che FI ha deciso di sottoporre a CNH una proposta di «fusione di entrambe le società in una nuova holding di diritto olandese (Newco), o una struttura analoga, sulla base di rapporti di concambio da determinarsi in base ai prezzi di mercato delle azioni FI e CNH precedenti l’annuncio della transazione (periodo individuato in marzo/aprile 2012, prima che la questione fosse stata sollevata pubblicamente).

L’operazione non comporterebbe il riconoscimento di un premio né per gli azionisti di FI né per quelli di CNH in quanto si prevede che la riduzione di costi sia minima»

Per agevolare l’accettazione dell’offerta da parte degli azionisti di minoranza di Cnh, Marchionne precisa nella lettera che FI, «non ha intenzione di fare alcuna offerta cash per il riacquisto delle loro quote». La proposta prevede – questo è uno degli aspetti più rilevanti – che «una volta conclusa l’operazione le azioni della Newco siano quotate presso il NYSE, la Borsa di New York, con una quotazione secondaria in Europa». Non è precisato se la quotazione secondaria sarà quella in Piazza Affari, dove è attualmente quotata FI.

La struttura a doppio voto
Exor, la finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli, ha attualmente il 30,5% circa di Fiat Industrial, che come detto controlla l’88% di Cnh. Per agevolare il mantenimento del controllo sulla nuova struttura, la proposta prevede che la nuova società adotti «una struttura di voto plurimo basato sulla permanenza degli azionisti nel capitale della Newco.

In base a tale struttura, gli azionisti che parteciperanno alle assemblee di FI e CNH convocate per deliberare sull’operazione e rimarranno azionisti di dette società fino al completamento dell’operazione stessa avrebbero la facoltà, indipendentemente dal voto da loro espresso, di ricevere due voti per ogni azione loro attribuita».

Tale diritto sarà valido fino al momento in cui tali azioni saranno cedute. Successivamente al perfezionamento dell’operazione, il diritto di ottenere il doppio voto per azione spetterebbe anche ai detentori di azioni a voto singolo che rimarranno azionisti per almeno tre anni.

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