David Cronenberg a Cannes

Insieme a Clive Owen, Gerard Butler, Boris Becker e uno stanco Paul Giamatti: solo lui ha fatto il saluto vulcaniano di Star Trek, però

Canadian director David Cronenberg poses during the photocall of "Cosmopolis" presented in competition at the 65th Cannes film festival on May 25, 2012 in Cannes. AFP PHOTO / VALERY HACHE (Photo credit should read VALERY HACHE/AFP/GettyImages)
Canadian director David Cronenberg poses during the photocall of "Cosmopolis" presented in competition at the 65th Cannes film festival on May 25, 2012 in Cannes. AFP PHOTO / VALERY HACHE (Photo credit should read VALERY HACHE/AFP/GettyImages)

Ieri sera in molti hanno fatto una breve trasferta da Cannes a Cap D’Antibes, dove era stato organizzato il gala di beneficenza  2012 amfAR’s Cinema Against AIDS, e anche se poi sono tornati tutti in buon ordine a sorridere tra conferenze stampa, proiezioni e photocall, c’è chi, come Paul Giamatti, comincia ad accusare un po’ il colpo.

È il giorno di Cronenberg, e del suo Cosmopolis, che ha un cast che monopolizza i fotografi ed esce al cinema oggi, nello stesso giorno in cui è stato presentato in concorso.  In gara oggi c’era anche In the Fog, di Sergei Loznitsa, un film ambientato nel 1942 nella zona del confine occidentale dell’Unione Sovietica, allora in mano ai tedeschi.

Fuori concorso un altro film con Nicole Kidman (a Cannes anche con The Paperboy): Hemingway & Gellhorn, un film per la tv di Philip Kaufman, prodotto da HBO. Per la sezione Un Certain Regard sono stati presentati Gimme the Loot, di Adam Leon, Jiketsu no hi, mishima yukio to wakamonotachi (11/25, il giorno in cui Mishima decise il suo destino) di Koji Wakamatsu, Despues de Lucia, di Michel Franco e Renoir, di Gilles Bourdos. Per gli Special Screenings, invece, c’era Le Serment de Tobruk, di Bernard-Henri Levy.