Terremoto in Emilia, le ultime

Continuano le scosse, anche se di minore entità, e oggi Monti visita le zone più colpite tra ferrarese e modenese, dove ci sono 5000 sfollati

Alle 8:11 di questa mattina c’è stata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.7 nelle zone dell’Emilia in cui si erano verificati i forti eventi sismici di domenica scorsa, 20 maggio. La scossa è stata la più forte delle ultime ore, dopo quella di magnitudo 4.1 rilevata ieri dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), e ha portato nuove preoccupazioni tra le migliaia di persone sfollate nelle province di Modena e Ferrara, che hanno trascorso un’altra notte lontane da casa. Molti non possono tornare alle loro abitazioni perché sono rimaste seriamente lesionate a causa dei terremoti, mentre altri preferiscono dormire in auto o nei campi della Protezione Civile per precauzione e motivi di sicurezza.

(Terremoto in Emilia, la cronaca minuto per minuto di domenica)

Le scosse più recenti non hanno portato a particolari danni, anche se nei comuni più colpiti come quello di Finale Emilia (Modena) sono stati registrati altri crolli nella zona rossa, l’area ritenuta più pericolosa del centro abitato. Stando alle informazioni fornite da Elisa Poletti, assessore di Finale Emilia, la serie di eventi sismici dell’ultima notte ha provocato la rottura di diverse tubature di acqua e gas, cosa che rallenterà ulteriormente il progressivo ritorno alla normalità nella zona. Le persone che hanno dormito in tenda nei pressi di Finale Emilia sono circa 1600. La notte è trascorsa relativamente tranquilla, ma a causa del brutto tempo è stato molto freddo. Si stima che nella zona ci siano complessivamente 4000 persone sfollate, molte delle quali hanno trovato riparo e aiuto da parenti e amici.

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ieri sera è arrivato a Ferrara per iniziare la propria visita alle zone terremotate. Ha passato la notte nel palazzo della Prefettura e oggi visiterà le aree maggiormente colpite dal terremoto. Monti ha iniziato la visita da Sant’Agostino, il comune in provincia di Ferrara particolarmente vicino all’epicentro del terremoto, dove sono morti due operai e una donna a causa dei crolli. Molti edifici in città sono stati danneggiati, compreso il palazzo del Comune. Il presidente del Consiglio è stato contestato da un piccolo gruppo di persone e successivamente ha incontrato i familiari delle persone morte a causa del terremoto. Monti ha anche in programma una visita a Finale Emilia.

(Le foto del terremoto in Emilia)

Il bilancio complessivo del terremoto in Emilia è di sette morti, una cinquantina di feriti (nella maggior parte con ferite lievi) e circa cinquemila sfollati. Quasi 1.300 si trovano nel ferrarese, 300 nel bolognese e quasi 3.400 nel modenese. La Protezione Civile ha allestito diversi campi di accoglienza con le proprie tende per dare aiuto e un riparo a chi non può tornare a casa. Oggi il Consiglio dei ministri si riunirà per formalizzare, tra le altre cose, lo stato di emergenza per la Regione Emilia Romagna, come richiesto domenica scorsa dal suo presidente Vasco Errani. I soccorsi sono stati coordinati anche da Franco Gabrielli, il capo della Protezione Civile.

Vigili del Fuoco ed esperti sono al lavoro per verificare la stabilità degli edifici lesionati dalle scosse di terremoto degli ultimi giorni. È un lavoro che richiede tempo e che dovrebbe portare a una mappatura delle zone più a rischio dei comuni interessati dai terremoti. I principali danni sono stati per ora rilevati nei comuni nelle zone di Ferrara e Modena, ma ci sono stati anche edifici lesionati in provincia di Mantova e più a est. I centri abitati in cui si sono verificati i danni maggiori, con crolli di intere porzioni di palazzi storici, sono Sant’Agostino, San Felice sul Panaro e Finale Emilia. In molti comuni, inoltre, gli uffici pubblici sono chiusi perché i palazzi che li ospitano non sono agibili. Molte scuole sono rimaste chiuse per precauzione o in attesa di ulteriori verifiche sulla stabilità degli edifici che le ospitano.

Le informazioni di servizio su cosa è aperto, cosa funziona e cosa ancora no, sono accessibili sui siti delle istituzioni. Su Cronaca Comune del Comune di Ferrara, sul sito della provincia di Ferrara, su quello del Comune di Modena e sul portale della provincia di Modena.