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  • Domenica 13 maggio 2012

Manchester City, una vittoria da pazzi

Nell'ultima giornata, la squadra di Mancini ha fatto di tutto per perdere e per vincere la Premier League, fino al 92°

Manchester City's Italian manager Roberto Mancini gestures during the English Premier League football match between Manchester City and Queens Park Rangers at The Etihad stadium in Manchester, north-west England on May 13, 2012. AFP PHOTO/PAUL ELLIS

RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 45 images, no video emulation. No use in betting, games or single club/league/player publications. (Photo credit should read PAUL ELLIS/AFP/GettyImages)
Manchester City's Italian manager Roberto Mancini gestures during the English Premier League football match between Manchester City and Queens Park Rangers at The Etihad stadium in Manchester, north-west England on May 13, 2012. AFP PHOTO/PAUL ELLIS RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 45 images, no video emulation. No use in betting, games or single club/league/player publications. (Photo credit should read PAUL ELLIS/AFP/GettyImages)

Oggi pomeriggio si è giocata l’ultima giornata della Premier League, il massimo campionato inglese, che è stato vinto dal Manchester City allenato da Roberto Mancini. Il Manchester City non vinceva lo scudetto da 44 anni. Prima della giornata di oggi le due squadre di Manchester, lo United e il City, legate da una storica rivalità, erano in cima alla classifica con gli stessi punti. Il City era primo grazie alla differenza reti e agli scontri diretti. Oggi il City giocava in casa contro il Queens Park Rangers, squadra di Londra quart’ultima in classifica e a rischio retrocessione, mentre lo United doveva giocare in casa del Sunderland, squadra di medio-bassa classifica.

Sulla carta il Manchester City avrebbe dovuto vincere abbastanza facilmente contro il QPR, rendendo così ininfluente l’eventuale vittoria (anche quella non particolarmente difficile) del Manchester United contro il Sunderland. Eppure, fino al 90′ minuto di gioco, il City, allenato dal tecnico italiano Roberto Mancini, stava incredibilmente perdendo con il QPR ridotto in dieci, consegnando di fatto il titolo ai rivali storici dello United.

La sfida parallela tra United e City al 20′ del primo tempo si era messa a favore dello United, che era andato in vantaggio con Rooney, portandosi in testa alla classifica con due punti di vantaggio sui rivali del City. La risposta del Manchester City è arrivata al 39′, quando Zabaleta ha segnato il gol del vantaggio riportando il City in testa.

(La storia della rivalità tra City e United)

La grande paura per i tifosi del Manchester City è cominciata nel secondo tempo, quando al 49′ Djibril Cissé del QPR ha segnato il gol del pareggio. La paura dei tifosi si è trasformato in dramma quando il QPR, nel frattempo rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Barton, è riuscito clamorosamente ad andare in vantaggio grazie a Mackie.

A quel punto il Manchester City si ha cercato in ogni modo di riprendere in mano la partita. In undici contro dieci ha attaccato per quasi tutto il secondo tempo, giocando quasi solamente nella metà campo avversaria, ma non riuscendo a segnare.

La partita si è risolta clamorosamente negli ultimi due minuti di gioco, in pieno recupero. Prima Dzeko (al 92′) poi Aguero (al 94′) hanno ribaltato il risultato, consegnando la vittoria e il campionato al Manchester City.