“Ascolta”, il nuovo tasto su Facebook

Serve per riprodurre musica dalle pagine dei cantanti e dei gruppi, ma per ora è deludente

Da ieri, martedì 17 aprile, sulle pagine ufficiali Facebook dei cantanti e dei gruppi musicali c’è un nuovo tasto per ascoltare le loro canzoni. Si trova accanto al “Mi piace”, appena al di sotto della grande immagine a fascia che sovrasta le pagine. Il nuovo sistema utilizza le applicazioni musicali già esistenti su Facebook e dovrebbe, almeno negli intenti, semplificare la ricerca e l’ascolto della musica attraverso le sue pagine.

Come funziona
Dopo aver aperto la pagina ufficiale di un cantante, per ascoltare le sue canzoni è sufficiente cliccare su “Ascolta”. Se non si era mai utilizzata prima una applicazione per ascoltare la musica su Facebook, compare una finestra per dare l’autorizzazione al sistema e consentirgli di accedere ad alcuni dei propri dati e alla bacheca. Una volta dato il proprio consenso l’applicazione inizia a riprodurre la musica. Lo stesso tasto può essere utilizzato per fermare e mettere in pausa la riproduzione delle canzoni.

Notifiche
Quando si ascolta una canzone, l’applicazione pubblica un aggiornamento sul proprio profilo Facebook che può essere condiviso con amici e conoscenti. Chi visita il profilo di un amico può così scoprire che cosa sta ascoltando e di conseguenza mettersi a sentire la stessa canzone.

Come se la cava
Quello descritto sopra è il funzionamento di massima, ma molto dipende dal paese in cui ci si trova e dalla disponibilità delle applicazioni per ascoltare la musica. A causa dei problemi legati al copyright e dei particolari accordi fino a ora concordati con le principali etichette musicali, le varie applicazioni per ascoltare la musica non funzionano in tutti i paesi allo stesso modo e in alcuni stati non sono accessibili. Il tasto “Ascolta” funziona con Spotify, un programma per ascoltare la musica in streaming, in un numero limitato di paesi, mentre in Italia funziona principalmente con Deezer e l’integrazione con il social network è in realtà molto scarsa.

Dopo aver autorizzato l’applicazione di Deezer, si viene rimbalzati sul sito del servizio per ascoltare la musica in streaming per completare la propria iscrizione. (Naturalmente chi l’aveva già fatto in passato salta questo passaggio.) Premendo sul tasto “Ascolta” nelle pagine, la musica non parte automaticamente all’interno di Facebook. Il sistema fa aprire una nuova finestra (o scheda) del browser con il sito di Deezer e da lì si possono scegliere le canzoni da ascoltare. Il servizio in streaming, inoltre, è in prova gratuita per 15 giorni allo scadere dei quali sono disponibili gratuitamente solo le anteprime di trenta secondi delle canzoni. Per poter ascoltare la musica senza limiti occorre sottoscrivere un abbonamento da 4,99 euro al mese, che diventano 9,99 se si decide di avere anche i servizi Premium+ come la possibilità di ascoltare la musica su cellulare o tablet, anche offline. La musica non viene quindi riprodotta all’interno di Facebook, ma su un sito esterno e i comandi dal social network, per mettere per esempio in pausa la riproduzione delle canzoni, spesso non funzionano a dovere e obbligano a spostarsi sulla scheda di Deezer per intervenire.

Nei paesi dove è disponibile, Spotify è maggiormente integrato all’interno di Facebook e permette una migliore riproduzione delle canzoni. Quando si clicca sul tasto “Ascolta”, avvia la riproduzione delle cinque canzoni più popolari del cantante o della band selezionata. L’applicazione Rdio, invece, riproduce uno streaming con una selezione di canzoni, come una normale radio. Le varie applicazioni musicali, nei paesi in cui sono disponibili, hanno differenti cataloghi a seconda degli accordi con le case discografiche. Potrà quindi succedere che per alcuni cantanti venga proposta un’applicazione e per altri un sistema diverso, cosa che potrebbe complicare la vita agli utenti e vincolarli a più servizi per l’ascolto della musica in streaming attraverso Facebook, ammesso ne abbiano bisogno.