• Sport
  • Martedì 10 aprile 2012

Dieci disastri di Mario Balotelli

Solo quelli in campo, l'ultimo dei quali ha fatto dire al suo allenatore che non giocherà più e sarà ceduto

ANDREW YATES/AFP/Getty Images
ANDREW YATES/AFP/Getty Images

Mario Balotelli è un calciatore italiano che nonostante la sua giovane età – 21 anni – ha fatto parlare moltissimo di sé negli ultimi anni, principalmente per tre ragioni. La prima è il suo enorme talento, mostrato a singhiozzo ma abbastanza da lasciarne intuire potenzialità simili a quelle dei migliori calciatori al mondo («Non ho mai visto un giovane così forte nella mia carriera», ha detto di lui Samuel Eto’o). La seconda è che è nero – è nato a Palermo da genitori ghanesi, che lo hanno abbandonato in ospedale, ed è stato poi dato in affido a una famiglia bresciana – e questo gli ha attirato più volte cori razzisti negli stadi italiani. La terza è un carattere obiettivamente complicato, che lo ha portato a collezionare decine di errori e bravate e cretinate, dentro e fuori dai campi di calcio.

Oggi Balotelli gioca nel Manchester City, comprato dall’Inter per 28 milioni di euro. È allenato da un altro italiano, Roberto Mancini, che negli anni lo ha spesso difeso ma che dopo domenica scorsa ha annunciato che Balotelli non giocherà più fino a fine stagione, quando molto probabilmente verrà ceduto. Anche nell’Inter, squadra dove è cresciuto calcisticamente, Balotelli ne ha combinate di grosse, tanto che due anni fa venne ceduto proprio perché i rapporti tra con i compagni di squadra e i tifosi erano ormai logori e molto tesi. La stampa va a nozze da anni coi guai combinati da Balotelli, soprattutto con quelli fuori dal campo. Alla fine, però, quelli che contano di più ai fini della sua carriera sportiva – quelli che potrebbero comprometterla, la carriera sportiva – sono quelli commessi durante le partite: spesso durante partite importanti. L’elenco è notevole, specie se si conta che Balotelli gioca costantemente ad alti livelli da quattro stagioni.

L’espulsione contro l’Arsenal
Nel giorno di Pasqua, due giorni fa, il Manchester City di Balotelli ha giocato contro l’Arsenal, partita decisiva per il campionato e persa dal City per 1-0 (ora è a 8 punti di distacco dalla prima in classifica, il Manchester United). Durante tutta la partita Balotelli si è mostrato molto nervoso e ha fatto alcuni falli violenti e pericolosi, tra cui quello su Alexandre Song. Alla fine Balotelli è stato meritatamente espulso ed è stato anche rimproverato dal suo allenatore Mancini per non aver abbandonato velocemente il campo.

La lite per il calcio di punizione
Lo scorso 31 marzo Balotelli ha litigato in campo con un suo compagno di squadra, il terzino Aleksandar Kolarov, durante la partita tra Manchester City e Sunderland. I due hanno litigato per decidere chi dovesse tirare un calcio di punizione, scena particolarmente rara sui campi di calcio. Balotelli, molto nervoso, è stato poi allontanato con la forza dai suoi compagni.

La rissa in Juventus – Inter
Il 5 dicembre 2009, al 39esimo minuto della partita Juventus-Inter (poi finita 2-1) Balotelli venne colpito a un fianco dal centrocampista della Juventus Felipe Melo. Balotelli fece finta però di aver ricevuto un colpo al volto e dalla sua simulazione nacque una rissa tra i giocatori di Juventus e Inter.

La maglia buttata
Due stagioni fa, subito dopo la semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona (sarà l’anno in cui l’Inter vincerà campionato, Champions e Coppa Italia) Balotelli ha gettato la maglia a terra dopo le critiche del pubblico e dei suoi compagni di squadra per lo scarso impegno nel finale della partita, vinta comunque dall’Inter per 3-1. Il gesto incrinò definitivamente il suo rapporto con i tifosi ed è stato decisivo affinché poi Balotelli venisse ceduto a fine anno al Manchester City.

L’espulsione contro la Dinamo Kiev
L’anno scorso il Manchester City è stato eliminato agli ottavi di Europa League dalla squadra ucraina Dinamo Kiev. All’andata, in Ucraina, il City aveva perso per 2-0. Al ritorno vinse solo per 1-0 e la rimonta fu complicata dal fatto che Balotelli si fece espellere dopo pochi minuti, lasciando così la sua squadra con un uomo in meno per quasi tutta la partita.

La lite con Jerome Boateng in allenamento
Nel dicembre 2010 Balotelli ha litigato con il compagno di squadra Jerome Boateng (fratello del giocatore del Milan) durante un allenamento. Dopo un fallo di Boateng, Balotelli si è scagliato contro di lui e ne è venuta fuori una piccola rissa, sedata dagli altri giocatori (foto: guardian.co.uk)

L’espulsione contro il Liverpool
Lo scorso 27 novembre Balotelli entrò al 65esimo minuto nella gara di campionato tra Liverpool e Manchester City, per essere espulso dopo pochi minuti per aver ricevuto due ammonizioni, lasciando così la squadra in dieci uomini. La partita finì 1-1. Il Daily Mail descrisse la performance di Balotelli con una frase eloquente: “A cameo role of pure idiocy from Mario Balotelli“.

La prova televisiva e la squalifica da 4 giornate
Lo scorso 22 gennaio, durante la gara di campionato tra Manchester City e Tottenham, Balotelli è stato mandato in campo a partita in corso e subito ha commesso alcuni falli. Già ammonito, è stato protagonista di un intervento violento su un calciatore del Tottenham, Scott Parker, non visto dall’arbitro. Balotelli è stato successivamente punito con 4 giornate di squalifica dalla Federazione calcio inglese grazie alla cosiddetta “prova televisiva”.

Il colpo di tacco
Lo scorso 25 luglio, al 31esimo del primo tempo di un’amichevole del Manchester City contro i Los Angeles Galaxy, Balotelli si è trovato solo davanti al portiere, ma invece di segnare ha provato un inutile colpo di tacco – buttando fuori il pallone. Il gesto ha fatto infuriare tutta la squadra del Manchester City e anche i tifosi dei Galaxy. Mancini decise allora di sostituire Balotelli immediatamente.

L’espulsione contro il West Bromwich
Il 7 novembre 2010 Mario Balotelli è da poco arrivato al City, gioca contro il West Bromwich e segna i suoi primi due gol in Premier League, il massimo campionato inglese di calcio. Nella stessa partita, però, si fa espellere per un brutto fallo sul giocatore avversario Youssuf Mulumbu. Una sintesi della sua carriera fin qui, si potrebbe dire.

foto: ANDREW YATES/AFP/Getty Images