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  • Mercoledì 28 marzo 2012

La casa fatta di soldi

Le foto dell'edificio che un tizio di Dublino sta costruendo usando mattoni di banconote fuori corso, raccontata dal New York Times

Frank Buckley è di Dublino, ha 50 anni, è disoccupato e vive in una casa che per essere costruita ha richiesto l’uso di un miliardo di euro, ma che vale pochi soldi. I muri della sua abitazione sono fatti interamente di banconote fuori corso distrutte dalla Banca Centrale d’Irlanda e trasformate in mattoni da Buckley, per farne una casa. Del suo progetto si era parlato nei mesi scorsi e, a distanza di qualche tempo, Sarah Lyall del New York Times ha deciso di fare una visita a Buckley per scoprire come procedono i lavori.

La casa da un miliardo di euro, come piace chiamarla al suo proprietario, si trova all’interno di un edificio di Dublino rimasto sfitto, uno dei tanti spazi abbandonati dalle attività commerciali in questi difficili anni di crisi economica. Buckley non possiede l’edificio ma il suo effettivo proprietario ha deciso di lasciargli lo spazio al piano terreno, fino a quando non avrà trovato qualcuno che gli paghi l’affitto. Quelli dell’ufficio di sopra hanno deciso di dargli una mano con la corrente elettrica: Buckley può usare la loro gratuitamente. I locali già pronti della sua casa tengono bene il caldo, spiega Lyall, grazie alla capacità isolante delle banconote.

Il denaro distrutto è stato offerto dalla Banca Centrale d’Irlanda e “altrimenti sarebbe diventato carta igienica” spiega Buckley. Tre impiegati della banca lo hanno aiutato a caricare le banconote, l’equivalente di circa 1,4 miliardi di euro, su un rimorchio imprestato dal fratello di Buckley. Ogni mattone è fatto con banconote triturate per un valore intorno ai 50mila euro. All’interno della casa c’è anche una lapide, donata da una casa di pompe funebri poco distante, che annuncia la morte della sovranità dell’Irlanda con la data del 2010, anno in cui il paese accettò un prestito internazionale (“bailout”) per superare la crisi e che dovrà essere ripagato dagli irlandesi nei prossimi anni.

Secondo Buckley la sua casa di euro è una buona metafora per illustrare come vanno le cose di questi tempi: «Tutto gira intorno all’euro, ma gli euro sono solo pezzi di carta. È ciò che le persone fanno con gli euro, il valore che gli attribuiamo, che cambia il loro significato». Prima della crisi, Buckley fondò l’organizzazione Sport Against Racism Europe ricevendo anche sovvenzioni dal governo per le sue attività, ma il progetto fallì e ora il proprietario della casa da un miliardo di euro vive con un sussidio di disoccupazione di 188 euro alla settimana. Deve diverse migliaia di euro alla banca per il mutuo della sua abitazione vera e propria, ma non ha i soldi per pagare le rate.

La sua casa di banconote è aperta al pubblico, che può visitarne i locali, lasciare le proprie impressioni su un registro e all’occorrenza dare qualche soldo al suo costruttore. Buckley ha anche dipinto alcuni quadri e li ha esposti in una mostra in un albergo del quartiere, ma fino a ora gli affari legati ai dipinti non sono decollati.