Il dipinto cancellato

La storia di un'opera che oggi è una tela vuota, ma sessant'anni fa era un quadro del grande artista contemporaneo Willem de Kooning

Al museo di arte moderna di San Francisco (SFMOMA) è esposta una tela del pittore e scultore statunitense Robert Rauschenberg, datata 1953. La tela è completamente vuota. Sul cartellino sotto l’opera si legge: “Disegno di de Kooning cancellato / Robert Rauschenberg / 1953”. Robert Krulwich, sul suo blog su NPR, ha raccontato la storia di questa opera d’arte.

Willem de Kooning era un artista di origini olandesi che si trasferì a New York e divenne celebre nel corso degli anni Cinquanta, quando nella città americana c’erano altri artisti del livello di Jackson Pollock e Mark Rothko. Un giorno del 1953 si trovava nel suo studio di Manhattan quando ricevette la visita di un ragazzo di 28 anni nato in una famiglia di cristiani fondamentalisti del Texas, Robert Rauschenberg, Quando andò a suonare al campanello di de Kooning, Rauschenberg aveva già una discreta carriera alle spalle: aveva studiato a Parigi e all’allora famoso Black Mountain College, in North Carolina, ed era un amico stretto di Cy Twombly e Jasper Johns, che stavano per diventare due dei maggiori artisti americani di quella generazione. De Kooning e Rauschenberg non si conoscevano.

A una mostra di pochi anni prima, Rauschenberg aveva già esposto una serie di tele completamente bianche (una di queste, intitolata semplicemente “White Painting”, si trova oggi al SFMOMA). Raccontò che, durante le sue ricerche artistiche, aveva anche fatto un disegno su una tela per poi cancellarlo, ma qualcosa non lo convinceva: il gesto di cancellare una creazione artistica rimaneva, ma lui era ancora un artista sconosciuto e “cancellare qualcosa di un Nessuno non era come cancellare qualcosa di Qualcuno”, come scrive Krulwich.

Così andò a suonare al campanello di de Kooning, portando in regalo una bottiglia di whisky Jack Daniel’s. De Kooning lo fece entrare, ascoltò la sua proposta e disse che gli avrebbe dato una sua opera da cancellare, anche se, come ricordò Rauschenberg molti anni dopo (parlando della creazione del dipinto in un documentario della BBC) de Kooning gli disse: “Va bene, questo non mi piace, ma ci sto, perché capisco l’idea”. Poi iniziò il momento più imbarazzante, quello della scelta del disegno da cancellare: de Kooning cominciò a guardare tra i suoi disegni dicendo che gli avrebbe dato uno “di cui avrebbe sentito la mancanza”. Rauschenberg non era per niente a suo agio davanti a un artista molto più famoso, quotato e apprezzato di lui che cercava un’opera a cui teneva da fargli cancellare. De Kooning aggiunse anche che gli voleva regalare un’opera che fosse difficile da cancellare.

La scelta non fu facile, ma alla fine de Kooning diede al ragazzo una tela su cui c’era “un bellissimo dipinto”, come lo definì Rauschenberg, fatto con tecnica mista: carboncino, pastello, pittura e matita. Rauschenberg impiegò un mese a cancellarlo. Per il suo “Erased de Kooning Drawing” Rauschenberg, che in seguito diventò un artista celebre per le sue opere che mischiavano pittura e scultura, ricevette molte critiche per il fatto di aver distrutto un’opera d’arte. Oggi rimangono solo vaghissime tracce sulla tela che non riescono a rendere un’immagine di che cosa ci fosse prima: un’incertezza destinata a rimanere, dato che De Kooning è morto nel 1997 e Rauschenberg nel 2008.

foto: Robert Rauschenberg nel 1966.
Larry Ellis/Express/Getty Images