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  • Domenica 22 gennaio 2012

Le elezioni in Finlandia

Oggi si vota per le presidenziali, l'europeista conservatore Niinistö sembra favorito ma probabilmente si andrà al ballottaggio

(MIKKO STIG/AFP/Getty Images)
(MIKKO STIG/AFP/Getty Images)

Oggi in Finlandia si vota per le elezioni presidenziali. Il favorito è l’ex ministro delle Finanze Sauli Väinämö Niinistö, del partito conservatore Coalizione Nazionale oggi al governo con il premier Jyrki Katainen (40 anni, il più giovane capo di governo d’Europa).

La campagna elettorale per la presidenza si è incentrata soprattutto sull’attuale crisi economica e sul futuro dell’Unione Europea, di cui Niinistö è un convinto sostenitore. Non a caso, proprio mentre era ministro degli Esteri (dal 1996 al 2003), il 63enne Niinistö è stato uno dei principali artefici dell’adozione dell’euro da parte della Finlandia. Secondo gli ultimi sondaggi, pubblicati venerdì scorso, Niinistö sarebbe in vantaggio sugli altri sette candidati con il 27 per cento delle intenzioni di voto.

Nelle ultime settimane il suo avversario più temibile, sempre secondo i sondaggi, era il 49enne Timo Soini, il cofondatore e leader del partito populista ed euroscettico “Veri finlandesi”. Soini è diventato famoso dopo il successo alle ultime elezioni legislative del paese dell’aprile 2011, quando i Veri Finlandesi hanno ottenuto il 19,1 per cento dei voti, un risultato storico. Europarlamentare dal 2009, Soini si è sempre distinto per la sue dure critiche alle istituzioni europee, vuole abbandonare l’euro per tornare al markka (il marco finlandese) e, in un celebre editoriale pubblicato dal Wall Street Journal, si era opposto a qualsiasi tipo di bailout per salvare i paesi europei in grave difficoltà economica.

Soini, che una settimana fa aveva quasi il 15 per cento delle preferenze secondo i sondaggi, ora sarebbe sceso al 6 per cento. Anche un altro euroscettico, il centrista Paavo Matti Väyrynen, ha perso colpi ultimamente e dovrebbe ottenere il dieci per cento dei voti, superato dal deputato verde Pekka Haavisto, europeista convinto, con il 13 per cento delle intenzioni di voto. Gli indecisi sarebbero ancora molti, circa il 27 per cento. Sembra scontato, dunque, che nessun candidato riuscirà a superare il 50 per cento dei voti ed essere eletto presidente al primo turno. L’eventuale ballottaggio si terrebbe il prossimo 5 febbraio.

Il presidente eletto nel 2012 sarà il 12esimo della storia della Finlandia, dopo l’indipendenza ottenuta dalla Russia nel 1917. Il presidente uscente è la 68enne Tarja Halonen, il primo capo di Stato donna del paese, carica che ha ricoperto negli ultimi dodici anni per due mandati. Sebbene in passato la politica estera della Finlandia fosse affidata in buona parte proprio al Presidente (fino a una legge dello scorso ottobre che ha dato tutti i poteri al governo in carica), oggi ha un ruolo principalmente cerimoniale ma la sua figura ha ancora grande influenza sull’orientamento politico dei finlandesi.

nella foto: Sauli Väinämö Niinistö (MIKKO STIG/AFP/Getty Images)