Mancava solo Santorum
L'ultimo candidato repubblicano a godere di un'improvvisa ascesa è un estremista religioso con un brutto rapporto con Google, e questo circo favorisce sempre di più Romney
A questo punto ci siamo tutti. Dopo Bachmann, Perry, Cain, Gingrich e Paul, l’ultimo candidato repubblicano statunitense a godere di un’inaspettata ascesa nei sondaggi è Rick Santorum, che è dato in grande ripresa in Iowa, lo stato americano in cui il prossimo 3 gennaio cominceranno le elezioni primarie. Un sondaggio condotto da NBC News e Marist vede Santorum salire da pochi punti percentuali fino al 15 per cento, piazzandosi subito dietro Romney al 23 per cento e Paul al 21 per cento. Un altro sondaggio condotto da CNN e Time lo vede al 16 per cento, con 11 punti recuperati in poche settimane. Il grafico di Real Clear Politics mostra la portata dell’improvvisa ascesa di Santorum, che nelle ultime 24-48 ore è stata il titolo di quasi tutti i giornali americani riguardo le imminenti primarie in Iowa.
Rick Santorum ha 53 anni, è un avvocato, è cattolico, ha una moglie e sette figli ed è un ex senatore degli Stati Uniti, eletto in Pennsylvania. Dal 2001 al 2007 è stato il terzo repubblicano più importante del Senato ed è tra i più noti esponenti della destra religiosa americana. Sostenitore della preghiera nelle scuole, dell’insegnamento del cosiddetto “disegno intelligente”, assolutamente contrario all’aborto, ha guadagnato il grosso della sua popolarità durante gli anni in cui i cosiddetti “temi etici” erano al centro del dibattito politico americano, dalla ricerca sulle cellule staminali all’eutanasia, mentre negli ultimi anni era stato messo in disparte dalla nuova generazione di conservatori anti-Stato promossa dai movimenti dei tea party. Alle elezioni primarie del 2008 – un secolo fa, politicamente – aveva dato il proprio sostegno a Mitt Romney, dopo che per qualche tempo era sembrata in ballo una sua possibile candidatura.
Negli ultimi anni si è parlato di Santorum soprattutto per via di un suo problema con Google, diciamo. Irritati dalle sue posizioni ultraconservatrici e discriminatorie, infatti, negli anni blogger e attivisti di sinistra hanno molto preso di mira Santorum. In un’intervista all’Associated Press pubblicata il 20 aprile 2003, Santorum criticò il “relativismo morale” secondo cui all’interno delle proprie case ciascuno poteva avere i comportamenti sessuali che voleva. Secondo Santorum permettere questo significava permettere “bigamia, poligamia, incesto, adulterio”. Poco oltre metteva l’amore omosessuale nella stessa categoria della pedofilia e dei rapporti sessuali con gli animali. Questi deliri portarono a proteste feroci da parte di molti attivisti e politici statunitensi. Il giornalista satirico e attivista per i diritti degli omosessuali Dan Savage ebbe l’idea più di successo: su suggerimento di un suo lettore, propose ai suoi lettori di inviargli i significati più bizzarri e sessualmente espliciti da associare al nome “santorum”. Delle tremila proposte arrivategli, venne scelta, attraverso un sondaggio tra i lettori, la seguente definizione, che campeggia all’indirizzo spreadingsantorum.com.
Santorum (san-TOR-um) n.
1. La mistura schiumosa di olio lubrificante e materia fecale che a volte si produce come effetto collaterale del sesso anale.
La pagina – molto linkata e segnalata in giro – ha avuto un successo tale che anche oggi i primissimi risultati della ricerca “santorum” su Google riguardano l’idea satirica di Savage. Dalla sintetica pagina con la definizione, si può accedere a un blog che aggiorna costantemente sulle prese di posizione più inopportune e conservatrici del politico repubblicano. Negli ultimi mesi Santorum è tornato a parlare della campagna contro di lui e per la prima volta se l’è presa direttamente con Google, dicendo che non fa nulla per risolvere il suo “problema” pur avendone gli strumenti (Google ha risposto che “i risultati riflettono i contenuti e l’informazione disponibile sul web. Gli utenti che volessero rimuovere dei contenuti da Internet dovrebbero contattare direttamente il gestore della pagina”).
(tutti gli articoli del Post sulle elezioni presidenziali americane del 2012)
Anche Santorum, come molti degli altri candidati che hanno goduto di momentanei successi nei sondaggi, non ha alcuna speranza di ottenere la nomination presidenziale: non ha la statura necessaria, non ha l’organizzazione necessaria, non ha i soldi necessari. E non sembra in grado di ottenere niente di tutto questo nel breve termine. Tant’è che giorno dopo giorno sta emergendo il nome del vero beneficiario di questo ottovolante di ascese e cadute: Mitt Romney. Come abbiamo detto, infatti, per la prima volta da molti mesi i sondaggi in Iowa stanno vedendo come favorito l’unico candidato in grado di battere Obama, nonché il meglio attrezzato finanziariamente e organizzativamente. Demograficamente e politicamente, l’Iowa non è uno stato congeniale a Romney, che ha investito molte più risorse sul New Hampshire: dovesse riuscire a vincere già il 3 gennaio, metterebbe una grossa ipoteca sulla vittoria finale della nomination.
foto: Scott Olson/Getty Images