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  • Sabato 24 dicembre 2011

L’ultimo “regalo” di Kim Jong-il

L'arrivo di un carico straordinario di pesce ha commosso tutti, dice la stampa governativa in Corea del Nord, dove la fame è un tema piuttosto sentito

L’agenzia di stampa nordcoreana KCNA, di proprietà del governo, ha detto che i cittadini di Pyongyang hanno appena ricevuto l’ultimo regalo da parte del loro leader Kim Jong-il, morto la settimana scorsa: un grande carico di pesce. Secondo KCNA, negli ultimi giorni prima di morire Kim Jong-il era molto preoccupato per la mancanza di pesce in città e aveva preso la decisione di stanziare un rifornimento speciale. KCNA ha diffuso anche un video che mostra le file dei cittadini che aspettano di ricevere il pesce, e le interviste ad alcuni di loro che si dicono particolarmente commossi per il dono di Kim Jong-il.

Al di là della retorica propaganda del regime – abbiamo visto di peggio: tipo i pianti di massa – è un fatto che la Corea del Nord abbia un gigantesco problema di carestia e malnutrizione. Al contrario di quanto sostiene la propaganda del regime, spiegano da tempo le Nazioni Unite, l’economia del paese è tutt’altro che florida e le razioni di cibo sono inadeguate. Il governo nordcoreano da tempo infatti ha come unica priorità le spese militari: l’esercito della Corea del Nord è composto da un milione di uomini (su 24 milioni di abitanti) ed è il quarto del mondo. La capitale Pyongyang, tra l’altro, è uno dei posti messi meglio, sotto questo punto di vista: nelle zone rurali del paese le cose vanno molto peggio. Negli anni Novanta tra il 5 e il 10 per cento della popolazione morì di fame. L’agenzia delle Nazioni Unite per il cibo e l’agricoltura ha detto che quest’anno in Corea del Nord il numero dei ricoveri per malnutrizione è salito almeno del 50 per cento. Il sistema pubblico di distribuzione del cibo, su cui si basa la sopravvivenza della grandissima parte dei nordcoreani, prevede una razione di meno di 200 grammi di cibo al giorno: un terzo della quantità minima consigliata.

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