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  • Sabato 12 novembre 2011

Le violenze di ieri in Polonia

Durante i festeggiamenti per il giorno dell'Indipendenza, un corteo di nazionalisti si è scontrato con gli anarchici di sinistra e 200 persone sono state arrestate

Right wing extremists clash with the police at the start of the Independence March organized by nationalist parties to mark Poland’s Independence Day, in Warsaw, Poland, Friday, Nov. 11, 2011.(AP Photo/Alik Keplicz)

Right wing extremists clash with the police at the start of the Independence March organized by nationalist parties to mark Poland’s Independence Day, in Warsaw, Poland, Friday, Nov. 11, 2011.(AP Photo/Alik Keplicz)

La Polonia festeggiava ieri, venerdì 11 novembre, l’indipendenza conquistata nel 1918 dopo oltre un secolo di dominazione straniera da parte di Russia, Austria e Prussia. Si tratta di uno degli anniversari più importanti della nazione, commemorato con parate e marce, ma anche un’occasione di manifestazioni nazionaliste e contro-manifestazioni da parte degli anarchici.

Durante le celebrazioni nel pomeriggio di ieri a Varsavia ci sono stati diversi scontri tra la polizia, alcuni gruppi di nazionalisti e un centinaio di attivisti della sinistra anarchica provenienti anche da Belgio e Germania. Gli agenti hanno arrestato circa 200 persone: ci sono stati una trentina di feriti, macchine bruciate e molti danni materiali per le strade della città. Tra gli arrestati ci sono molti anarchici tedeschi.

Nonostante i disordini, il Presidente della Polonia Bronislav Komorowski ha pronunciato il suo discorso e ha concluso dicendo: «Non dettiamo agli altri il modo di amare la Polonia, non celebriamo l’indipendenza lottando, celebriamola insieme». Le sue parole sono state seguite dal silenzio della piazza e dai tradizionali colpi di cannone.