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  • Lunedì 24 ottobre 2011

In Svizzera i nazionalisti frenano

La destra populista ha vinto le elezioni di ieri, ma ha perso seggi per la prima volta in vent'anni

Ieri in Svizzera si è votato per il rinnovo dell’Assemblea federale, il Parlamento costituito dal Consiglio nazionale con 200 seggi e dal Consiglio degli Stati (Camera dei cantoni) con 46 seggi. Le elezioni hanno favorito le forze moderate, mentre i nazionalisti non sono riusciti a superare la soglia del 30 per cento, come avevano sperato, pur restando il primo partito e nonostante una campagna elettorale particolarmente aggressiva sui problemi legati all’immigrazione.

I nazionalisti dell’Unione Democratica di Centro (SVP) hanno ottenuto il 25,3 per cento delle preferenze, 54 seggi, otto in meno rispetto alle precedenti elezioni che si erano tenute nel 2007. Si tratta di una importante battuta di arresto dopo la progressiva crescita nelle elezioni degli ultimi due decenni. Nel 1987 il partito aveva circa l’11 per cento dei voti, mentre nel 2007 era arrivato al 28,9 per cento. In questa ultima elezione c’è stato un travaso di preferenze verso altri partiti di centro più piccoli, condizione che ha penalizzato l’SVP.

Secondo partito della Svizzera è il Partito Socialista Svizzero, che ha ottenuto il 17,6 per cento dei voti, l’1,9 per cento in meno rispetto al 2007. Terzo partito è il Partito Liberale Radicale: frutto della fusione del Partito Radicale Democratico e del Partito Liberale Svizzero, ha raggiunto il 14,7 per cento perdendo tre punti rispetto alle scorse elezioni. Il Partito Popolare Democratico è al 13 per cento, mentre il Partito Evangelico Svizzero si è fermato al 3,2 per cento.

Tra le forze di sinistra sono andati male i Verdi, fermi all’8 per cento, un calo di oltre un punto e mezzo rispetto a quattro anni fa: hanno perso 5 seggi e ne hanno 15 in totale. Il Partito Borghese Democratico, nato da una scissione interna ai nazionalisti dell’Unione Democratica di Centro tra il 2007 e il 2008, ha ottenuto il 5,2 per cento e sarà rappresentato grazie a 9 seggi. Altri voti sono passati dall’Unione Democratica di Centro al Partito dei Verdi Liberali della Svizzera, di orientamento centrista, che ha ottenuto il 5,2 per cento e in tutto nove seggi.

A metà dicembre l’Assemblea federale provvederà all’elezione del Consiglio federale svizzero, il governo della Confederazione, i cui sette consiglieri vengono eletti ogni quattro anni. L’Assemblea elegge anche il presidente e il suo vice tra i sette e per una durata di un anno. La carica in genere viene assunta a rotazione tra tutti i membri del Consiglio. Micheline Calmy-Rey, consigliere dal 2003 e presidente nel 2007 e nel 2011, ha annunciato di non volersi ricandidare.