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  • Domenica 9 ottobre 2011

Le proteste americane crescono ancora

Le foto delle ultime manifestazioni di Occupy Wall Street, che hanno toccato 70 città raccogliendo molti sostegni e qualche nervosismo

Protesters form a wall of signs at the Occupy Portland camp in downtown Portland, Ore., Friday, Oct. 7, 2011. Demonstrators who camped out in downtown Portland in support of the Occupy Wall Street movement say they’re determined to stay despite requests from authorities to make way for an estimated 10,000 marathon runners. (AP Photo/Don Ryan)

Protesters form a wall of signs at the Occupy Portland camp in downtown Portland, Ore., Friday, Oct. 7, 2011. Demonstrators who camped out in downtown Portland in support of the Occupy Wall Street movement say they’re determined to stay despite requests from authorities to make way for an estimated 10,000 marathon runners. (AP Photo/Don Ryan)

A 23 giorni dall’inizio della prima manifestazione di Occupy Wall Street a New York, il movimento di protesta continua ad allargarsi ad altre città del paese e ad altri settori della popolazione. Negli ultimi giorni ci sono state proteste in almeno 70 importanti città americane, tra cui Seattle, Los Angeles, Boston, Philadelphia, Minneapolis, Austin, Chicago, Houston, New Orleans oltre a Washington D.C. e New York. Sabato la polizia ha usato lo spray urticante contro un gruppo di manifestanti che cercava di entrare nel National Air and Space Museum di Washington – che è stato costretto a chiudere due ore prima del solito – e ha arrestato una persona.

Gran parte dei sindaci delle città si è schierato dalla parte dei manifestanti e ha detto che la loro è una comprensibile reazione alla crisi economica e all’avidità delle banche e delle multinazionali. Il sindaco di Los Angeles ha persino mandato degli impermeabili perché i manifestanti potessero proteggersi da un acquazzone. Anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto che il movimento esprime «la frustrazione che gli americani sentono davanti alla più grande crisi finanziaria dai tempi della Depressione». Il sindaco di New York Michael Bloomberg ha invece criticato molte delle rivendicazioni del movimento, che ha definito non produttivo.

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