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  • Lunedì 19 settembre 2011

Soccorsi difficili nel Sikkim

Il terremoto ha ucciso più di sessanta persone tra India, Nepal e Tibet, ma gli aiuti vanno a rilento a causa del maltempo

Aggiornamento delle 15:30

Le persone morte nel terremoto sono al momento 66.

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Le ultime stime sul numero di morti causati dal terremoto nel Sikkim parlano di almeno cinquanta morti. La scossa più forte di magnitudo 6,8 si è verificata ieri alle 18:10 (poco prima delle due del pomeriggio in Italia) nella zona tra India nord-orientale, Nepal e Tibet con epicentro nello stato indiano del Sikkim, uno dei più piccoli e meno popolosi del paese. Da ore soccorritori e volontari sono impegnati nell’area del terremoto, ma le forti piogge di questi giorni rendono difficili le operazioni di ricerca tra le macerie e le autorità temono che i morti possano aumentare.

Poco dopo il terremoto, buona parte dei telefoni nello stato del Sikkim hanno smesso di funzionare e si è verificato un blackout nella capitale, Gangtok. Molti edifici sono rimasti lesionati e così centinaia di persone hanno preferito trascorrere la notte all’aperto, nel timore che altre scosse potessero portare a nuovi crolli. La corrente elettrica è stata ripristinata nelle prime ore del mattino. Nel vicino stato di Bihar una persona è rimasta schiacciata dalla folla presa dal panico e in fuga da un edificio subito dopo la scossa.

Nello stato del Sikkim sono stati ritrovati i corpi di 25 persone, nel Bengala Occidentale cinque e due nel Bihar. In Nepal i morti sono almeno sette, e altre sette persone sono rimaste uccise nell’area del Tibet. I feriti sono più di cento e aumentano man mano che i soccorritori riescono a raggiungere le zone montagnose colpite dal terremoto. Le operazioni procedono a rilento perché molte strade nel Sikkim sono invase da frane di fango, causate dalle intense piogge. L’autostrada principale dello stato è bloccata e interi tratti sono stati spazzati via. Circa 400 soccorritori in viaggio verso Gangtok sono rimasti isolati.

Secondo le autorità saranno necessari giorni prima di avere una stima affidabile sull’entità dei danni causati dal terremoto. La zona colpita è montagnosa e costellata di piccoli villaggi, difficili da raggiungere specialmente con il maltempo.

Il Sikkim e l’India