Un operatore di borsa ha fatto perdere un miliardo e mezzo a UBS

La banca svizzera ha annunciato che a causa di investimenti non autorizzati potrebbe chiudere in perdita il trimestre: il sospetto responsabile è stato arrestato a Londra

La società di servizi finanziari svizzera UBS, una delle banche private e d’investimento più grandi del mondo con oltre 60.000 dipendenti, ha annunciato di aver perso due miliardi di dollari (1,45 miliardi di euro) a causa di “investimenti non autorizzati” da parte di un suo dipendente. La polizia inglese ha detto nella tarda mattinata di giovedì di aver arrestato la notte precedente nel centro di Londra un uomo di 31 anni “con l’accusa di frode attraverso abuso della propria posizione”.

In un breve comunicato rilasciato intorno alle nove di questa mattina, UBS ha dichiarato di aver scoperto

una perdita dovuta agli investimenti non autorizzati di un operatore di borsa della propria banca di investimento. La questione è ancora oggetto di un’indagine, ma l’attuale stima delle perdite da parte della UBS nelle operazioni è nell’ordine dei 2 miliardi di dollari. È possibile che questo possa portare la UBS a registrare una perdita per il terzo quarto del 2011. Nessuna posizione dei clienti è stata interessata.

Le azioni della banca svizzera hanno perso quasi il 10% in seguito all’annuncio, per poi riprendersi leggermente. Come quasi tutte le società di investimenti finanziari, UBS è stata colpita duramente dall’ultima crisi, registrando perdite molto ingenti, ma è tornata in attivo a febbraio del 2010. Il mese scorso, tuttavia, ha annunciato un piano di riduzione dei costi da 2,4 miliardi di dollari, che prevede anche il licenziamento di 3.500 dipendenti.

UBS non ha voluto rilasciare alcun dettaglio ulteriore sull’identità del suo dipendente e sulla sua sede coinvolta, ma l’arresto di Londra annunciato dalla polizia britannica ha permesso di aggiungere qualche particolare.

Non è la prima volta che accade una cosa simile a una grande società di investimenti: nel 2008 emerse che la francese Société Générale aveva perso 6,7 miliardi di dollari (4,9 miliardi di euro) a causa di un complesso sistema di investimenti non autorizzati ideato da Jérôme Kerviel, un suo trader (operatore di borsa) allora 31enne. Nell’ottobre 2010, Kerviel venne condannato da un tribunale di Parigi a cinque anni di carcere, alla restituzione dell’intera perdita causata dai suoi investimenti e al divieto permanente di lavorare nel settore finanziario, ma l’uomo ha sempre sostenuto che operazioni rischiose e non autorizzate erano implicitamente autorizzate dall’atmosfera di grande pressione e competizione nell’ambiente degli operatori di borsa.

foto: FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images