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  • Giovedì 15 settembre 2011

I narcos messicani contro chi scrive di loro su Internet

Due cadaveri torturati sono stati appesi a un ponte a Nuevo Laredo, con un biglietto: "Questo è quello che succede a chi posta cose divertenti su internet"

Martedì 13 settembre, nella città messicana di Nuevo Laredo, i narcotrafficanti hanno mandato un brutale avvertimento a tutti quelli che utilizzano Internet per denunciare o rendere pubblici fatti che li riguardano. I corpi di un uomo e una donna intorno ai vent’anni, torturati e uccisi, sono stati appesi con delle corde a un ponte pedonale.

Sul ponte, sopra i corpi, c’erano due cartelli, uno dei quali diceva: “Questo è quello che succederà a tutti quelli che postano cose divertenti su internet. È meglio se fate attenzione. Sto per venirvi a prendere”. Nel cartello erano anche citati due celebri siti internet messicani. Uno è il Blog del Narco, che informa sulle attività criminali dei cartelli spesso prima che lo facciano i mezzi di comunicazione, e che è gestito da una o più persone di cui non si conosce l’identità. Il secondo è il forum Al Rojo Vivo, dove i cittadini possono fare segnalazioni anonime di crimini. Nelle ultime ore, però, dal forum sembrano scomparsi tutti i contenuti. I cartelli gialli erano siglati con una zeta, un probabile riferimento al cartello “Los Zetas” che opera nella zona.

La pratica di appendere cadaveri da ponti e passaggi sopraelevati è usata con frequenza da parte delle organizzazioni criminali messicane, ma è la prima volta che gli assassini dichiarano di aver colpito per notizie divulgate attraverso Internet. Dall’inizio della sanguinosa guerra contro i narcotrafficanti decisa nel 2006 dal presidente Felipe Calderon, internet è diventata uno degli strumenti principali per la diffusione delle notizie sulle violenze dei narcos, dopo che le minacce e gli omicidi di giornalisti da parte dei trafficanti hanno fatto scomparire le notizie dai mezzi di comunicazione in alcune zone del paese. Fonti investigative messicane intervistate dalla CNN hanno detto che non ci sono testimoni del crimine e che nessuno, a quasi due giorni di distanza dal fatto, si è fatto avanti per dare un nome ai due morti, che rimangono non identificati.

Nuevo Laredo si trova nello stato messicano del Tamaulipas, vicino al confine con il Texas. Il Rio Grande divide la città di circa 400.000 abitanti da Laredo, che si trova negli Stati Uniti.

foto: RAUL LLAMAS/AFP/Getty Images