Il naufragio al largo della Tanzania

Il battello affondato trasportava oltre 600 passeggeri tra le isole di Zanzibar e Pemba, i morti sono 192

Aggiornamento delle 17.04 – Le autorità di Zanzibar hanno aggiornato il numero delle vittime, che ora sono salite a 192. Le persone in salvo sono 606. La barca trasportava circa 800 persone.

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Un’imbarcazione che trasportava circa seicento passeggeri è affondata questa mattina al largo della Tanzania, tra le isole di Zanzibar e Pemba. I soccorritori hanno già recuperato i cadaveri di 163 persone, ma il numero dei dispersi è ancora molto alto e il totale delle vittime sembra inevitabilmente destinato a salire. Soltanto 325 persone sono state tratte in salvo finora.

Zanzibar e Pemba sono le due isole principali dell’arcipelago di Zanzibar, una destinazione turistica molto popolare nell’Oceano Indiano. Pemba dista solo 25 miglia da Zanzibar ed è considerata una delle migliori località al mondo in cui fare immersioni. Le barche che vengono usate per trasportare i passeggeri tra le due isole sono molto vecchie e malmesse, spesso stipate con un carico molto più pesante di quello che potrebbero trasportare. Alcuni dei sopravvissuti si sono salvati aggrappandosi a materassi, frigoriferi e altri oggetti che erano sulla nave e che galleggiavano in acqua.

La causa dell’incidente non è ancora nota, ma per il momento l’ipotesi più probabile è che il sovraccarico dell’imbarcazione l’abbia fatta rovesciare in un mare che oggi era molto agitato. Alcuni dei parenti delle vittime – a bordo c’erano anche molti abitanti locali – accusano il governo di essere responsabile dell’incidente e ne chiedono le dimissioni. «Potrebbe essere il più grande disastro della storia di Zanzibar», ha detto un rappresentante del governo alla stampa.

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