«Dobbiamo stare attenti ai telefoni…»

L'intercettazione telefonica tra il ministro Stefania Prestigiacomo e Luigi Bisignani, oggi interrogato dalla procura di Napoli

Oggi a Napoli Luigi Bisignani sarà interrogato nell’ambito dell’indagine che lo vede accusato di essere al centro, secondo i pm, di “un’associazione mantenuta in vita allo scopo di commettere un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione e contro l’amministrazione della giustizia”. Bisignani è arrivato in procura alle 14: sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari alla presenza dei suoi avvocati difensori e dei pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock.

Le principali novità degli ultimi giorni sono due. La prima è l’emersione di un coinvolgimento intenso di Bisignani negli affari della RAI: il lobbista si sentiva spesso con l’allora direttore generale Mauro Masi e si confrontava con lui a proposito dei contenziosi di Masi con Michele Santoro. La seconda è che parte dell’inchiesta è stata spostata da Napoli a Roma. La procura di Roma dovrebbe occuparsi soprattutto degli appalti, delle consulenze e degli incarichi nelle cui assegnazioni avrebbe avuto un ruolo determinante lo stesso Bisignani, come spiega oggi Repubblica.

Tra gli appalti spiccherebbe quello per l’informatizzazione della presidenza del Consiglio dei ministri, ma ce ne sarebbero anche altri, e numerosi, poi, sarebbero i riferimenti a importanti affari, in alcuni casi portati a termine e in altri saltati all’ultimo momento proprio per l’allarme scatenato dalle notizie che filtravano sull’inchiesta napoletana.

L’altra notizia del giorno è un’intercettazione telefonica tra Luigi Bisignani e il ministro Stefania Prestigiacomo, pubblicata dal Corriere della Sera. La telefonata è del 2 dicembre e secondo la procura di Napoli Bisignani si stava occupando “in prima persona del voto del Parlamento riguardante un emendamento riferito alla materia dell’Ambiente”. Bisignani, al telefono con Prestigiacomo, dice che «Dobbiamo stare attenti ai telefoni… dicono che Woodcock ci sta controllando i telefoni». Secondo i pm, il fatto che Bisignani sapesse specificamente delle indagini di Woodcock nei suoi confronti dimostrerebbe come fosse in grado di ottenere informazioni giudiziarie riservate.

Prestigiacomo: «E quindi? e perchè Woodcock a te ti controlla?»
Bisignani: «E che ne so perchè mi controlla… non so, non saprei»
Prestigiacomo: «Se ti controlla ti segue, ti fa…»
Bisignani: «Non saprei»
Prestigiacomo: «Mamma mia! ma come si può vivere così? Dì, me rovini »
Bisignani: «Eh?»
Prestigiacomo: «Se escono le intercettazioni con me mi rovini!»
Bisignani: «Io cerco di stare sempre attentissimo al telefono»