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  • Mercoledì 15 giugno 2011

Le prove dei massacri dello Sri Lanka

Una tv britannica sta per diffondere un nuovo video sulle stragi compiute dall'esercito nelle fasi finali della guerra civile

Un nuovo video sulle atrocità della guerra civile in Sri Lanka sta per essere diffuso dal canale televisivo britannico Channel 4 News. Il video documenta quello che avvenne nelle settimane conclusive del conflitto, durante il quale morirono oltre centomila persone. Le immagini del video mostrano massacri commessi dall’esercito dello Sri Lanka contro i prigionieri, gli effetti dei bombardamenti su alcuni ospedali civili e i corpi di alcune combattenti Tamil brutalmente assassinate. Il video documenta anche alcune delle violenze commesse dalle Tigri Tamil, tra cui il ricorso a scudi umani e un attentato suicida in un ufficio del governo.

In uno dei passaggi più violenti, tre civili sono inginocchiati sul ciglio di una strada con le braccia legate dietro la schiena e gli occhi bendati. Uno dei soldati dell’esercito, rivolgendosi agli altri, chiede se ci sia nessuno con il fegato per uccidere un terrorista: «Questo stronzo ha un’arma ma ha ancora paura di un terrorista», dice. Poi ordina ai soldati di sparare «direttamente alla testa». Due cadono di lato, il terzo a faccia in avanti. Dai metadati contenuti nel video, probabilmente registrato dal cellulare di uno dei soldati, sembra che il filmato sia stato girato il 15 maggio 2009, durante le ultimi fasi della guerra. Si stima che circa 40.000 civili siano morti soltanto in quel periodo.

Il video è stato visionato alla fine di maggio dal Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU ed è stato descritto come uno dei documenti più scioccanti relativi alla guerra in Sri Lanka. L’anno scorso Channel 4 aveva già diffuso un video in cui alcune truppe del governo singalese massacravano i prigionieri Tamil. Lo scorso novembre era emerso un secondo video dello stesso massacro, in cui si vedevano i cadaveri nudi di almeno sette donne.

Le dimensioni dei massacri compiuti nella fase finale della guerra civile in Sri Lanka sono da tempo oggetto di inchieste internazionali. Il nuovo video sembrerebbe confermare i risultati di un rapporto dell’anno scorso di International Crisis Group, che spiegava come nella primavera del 2009 il governo avesse bombardato intenzionalmente e ripetutamente i civili, gli ospedali e le operazioni umanitarie per reprimere e annientare la decennale ribellione delle Tigri Tamil.

I Tamil, che costituiscono circa il dodici percento della popolazione dello Sri Lanka, sostengono di essere stati sempre discriminati dalla maggioranza singalese da quando lo Sri Lanka ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito nel 1948. Il risentimento della minoranza Tamil ha favorito la nascita di molti gruppi armati, tra cui appunto le  Tigri per la Liberazione della patria Tamil, che dalla fine degli anni settanta hanno condotto una violenta campagna secessionista poi sfociata in oltre vent’anni di guerra civile e attentati contro i civili.