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  • Giovedì 21 aprile 2011

Il New York Times perde copie e utili

Ma guadagna terreno online: i dati dell'ultima trimestrale, gli ultimi prima del sistema a pagamento sul sito

La sede del New York Times a Manhattan (Mario Tama/Getty Images)

New York Times Company, la società che controlla il giornale statunitense, ha diffuso oggi i dati sul primo trimestre dell’anno fiscale in corso e non ci sono buone notizie. L’utile netto è diminuito del 57,6 percento su base annua passando da 12,8 milioni di dollari a 5,4 milioni. I ricavi sono complessivamente diminuiti del 3,6 percento raggiungendo 566,5 milioni di dollari, con i ricavi della pubblicità che sono diminuiti del 4,4 percento. Per la società controllata che pubblica il New York Times e l’International Herald Tribune, la riduzione dei ricavi derivanti dalla pubblicità è stata dell’1,9 percento.

Il dato è, invece, positivo per il settore della pubblicità online che è complessivamente cresciuta del 4,5 percento. Gli annunci pubblicitari su Internet hanno ora un peso del 28 percento su tutta la pubblicità del gruppo, un dato in crescita rispetto al 25,6 percento dello scorso anno.

I dati diffusi da New York Times Company non comprendono il nuovo sistema a pagamento per la lettura degli articoli sul sito web del New York Times. Il sistema è stato lanciato quando era già finito il trimestre e la sua effettiva efficacia sarà valutata solamente a partire dai prossimi tre mesi. Da quando è in funzione il sistema, il giornale ha registrato 100mila nuovi abbonamenti all’edizione online, cosa che sembra indicare un successo dell’iniziativa. Molti abbonamenti sono stati però proposti ai lettori a tariffe scontate, quindi i numeri potrebbero variare nel corso dei prossimi mesi.

La tiratura del cartaceo del New York Times continua a calare. Nell’ultimo trimestre si è ridotta del 3,7 percento rispetto allo scorso anno, mentre i costi di produzione sono aumentati del 12,7 percento. In cassa la società ha circa 352 milioni di dollari, compresi gli investimenti di breve periodo, una cifra più bassa rispetto allo scorso anno a causa dei costi di pensionamento di 54 milioni di dollari.