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  • Martedì 22 marzo 2011

Sette anni di carcere per l’ex presidente israeliano

Katsav era stato condannato per stupro a dicembre

Former Israeli president Moshe Katsav (C) arrives at the district court in Tel Aviv on March 22, 2011 to hear the verdict after his conviction on two counts of rape and other sexual assault charges. AFP PHOTO/JACK GUEZ (Photo credit should read JACK GUEZ/AFP/Getty Images)
Former Israeli president Moshe Katsav (C) arrives at the district court in Tel Aviv on March 22, 2011 to hear the verdict after his conviction on two counts of rape and other sexual assault charges. AFP PHOTO/JACK GUEZ (Photo credit should read JACK GUEZ/AFP/Getty Images)

L’ex presidente israeliano Moshe Katsav è stato condannato a sette anni di detenzione: la pena è stata resa nota questa mattina, mentre il verdetto di condanna era stato emesso lo scorso dicembre. Katsav è stato condannato per stupro e molestie sessuali.

Le denunce erano state presentate da due donne, dipendenti negli uffici che facevano riferimento a Katsav durante il suo mandato da presidente e uno precedente da ministro del Turismo. Le due avevano raccontato di vari episodi di molestie subite da loro e da altre dipendenti. Katsav è stato giudicato colpevole di aver violentato e molestato un’impiegata del ministero del turismo, di aver molestato un’altra donna nella residenza presidenziale e di aver fatto ostruzione alle indagini. La giuria lo scorso dicembre si era espressa all’unanimità. Il processo si era svolto a porte chiuse. Due anni fa, Katsav aveva rigettato un’offerta di patteggiamento che gli avrebbe permesso di evitare il carcere, dicendo di voler dimostrare in aula la sua innocenza.

Katsav ha 65 anni, è stato un esponente del partito conservatore Likud e presidente di Israele dal 2000 al 2007, quando è stato costretto a dimettersi proprio per le accuse che gli sono costate la condanna. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto che la condanna a Katsav segna “un giorno triste per Israele e per i suoi cittadini”.

foto: JACK GUEZ/AFP/Getty Images