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  • Mercoledì 29 dicembre 2010

Cosa sappiamo dei presunti terroristi arrestati in Danimarca

È stato sventata "la più grave minaccia fino a questo momento", ha detto il ministro della giustizia

A double fence and a security camera are pictured on the perimeter of Danish newspaper, Jyllands-Posten, on August 10, 2010. The newspaper, which sparked outrage by publishing cartoons of Prophet Mohammed in 2005 erected a barbed-wire fence around its offices for protection from terrorist attacks. AFP PHOTO/SCANPIX/KIM HAUGAARD (Photo credit should read kim haugaard/AFP/Getty Images)
A double fence and a security camera are pictured on the perimeter of Danish newspaper, Jyllands-Posten, on August 10, 2010. The newspaper, which sparked outrage by publishing cartoons of Prophet Mohammed in 2005 erected a barbed-wire fence around its offices for protection from terrorist attacks. AFP PHOTO/SCANPIX/KIM HAUGAARD (Photo credit should read kim haugaard/AFP/Getty Images)

Cinque persone sono state arrestate oggi perché accusate di star progettando un “imminente” attacco terroristico contro la redazione del quotidiano danese che nel 2005 aveva pubblicato le famose vignette satiriche che ritraevano Maometto. Quattro di questi arresti sono avvenuti in Danimarca, uno in Svezia.

L’intelligence danese ha fatto sapere che tre delle persone arrestate in Danimarca risiedono in Svezia, e avevano oltrepassato il confine durante la notte. Uno ha 44 anni ed è un cittadino tunisino, uno ha 29 anni ed è libanese, un altro ha 30 anni e non è ancora chiara la su nazionalità. Il quarto arrestato in Danimarca ha 26 anni ed è un iracheno, trasferitosi a Copenhagen come rifugiato politico. La quinta persona è stata arrestata dalle autorità svedesi a Stoccolma: ha 37 anni ed è un cittadino svedese di origini tunisine.

Tutti i fermati sono stati descritti dalle forze dell’ordine come “militanti islamici”. Secondo le autorità, gli arresti hanno scongiurato l’attacco e per questo “non c’è ragione per alzare il livello di allerta” in Danimarca. Il loro piano sarebbe stato colpire la redazione del Jyllands Posten con l’obiettivo di “uccidere quante più persone è possibile”. Nelle loro abitazioni la polizia ha trovato un’arma automatica, un silenziatore e varie munizioni. Il ministro della giustizia ha definito l’attentato sventato come “la più grave minaccia fino a questo momento in Danimarca”. Le forze dell’ordine hanno parlato di un attentato “in stile Mumbai”, in riferimento ai fatti del 26 novembre del 2008, quando diversi terroristi armati fecero irruzione in locali, uffici e alberghi uccidendo 195 persone e tenendone molte altre in ostaggio.

Due settimane fa, a Stoccolma, due esplosioni quasi simultanee avevano ucciso una persona e ne avevano ferite altre due. L’agenzia svedese TT aveva detto di aver ricevuto una mail contenente minacce contro la Svezia e il popolo svedese pochi minuti prima delle due esplosioni. La mail conteneva anche due allegati con messaggi audio in svedese e in arabo, nei quali si criticavano la presenza militare in Afghanistan e il silenzio della Svezia sulla vicenda delle vignette di Maometto del disegnatore Lars Vilks, che proprio per le sue opere considerate dissacratorie dagli islamici era stato vittima di un’aggressione lo scorso maggio. «Le nostre azioni» si legge «parleranno da sè. Fino a quando non finirete la vostra guerra contro l’Islam, le umiliazioni al profeta e il vostro stupido sostegno al maiale Vilks».

foto: kim haugaard/AFP/Getty Images