• Mondo
  • Venerdì 26 novembre 2010

I guai della Croazia

L'ex primo ministro croato Ivo Sanader è sotto inchiesta con l'accusa di corruzione

Il cammino della Croazia verso l’ingresso nell’Unione Europea si sta complicando notevolmente a causa delle accuse di corruzione rivolte alla sua classe politica. Ivo Sanader, ex primo ministro della Croazia, potrebbe essere arrestato in seguito a un’inchiesta appena aperta nei suoi confronti. E Mladen Barisic, ex tesoriere del suo partito (Unione Democratica Croata), è stato arrestato a settembre. Barisic avrebbe detto di avere portato più volte grosse somme di denaro a Sanader, ottenute da alcune aziende pubbliche che i due controllavano indirettamente attraverso una terza azienda. L’Economist di questa settimana ne parla in un articolo.

Sanader respinge le accuse e ha anche scritto al presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, sostenendo di essere perseguitato dagli oppositori politici. Per anni l’Unione Europea ha chiesto alla Croazia di sradicare la corruzione e la criminalità dal paese. Nel 2009, Sanader diede le dimissioni da primo ministro senza nessuna apparente motivazione. Al suo posto, promosse Jadranja Kosor, un rappresentante politico minore del suo partito, con l’obiettivo non dichiarato ma evidente di continuare a esercitare il suo potere manovrandolo dall’ombra. Oggi Sanader ammette che quello fu un errore e di recente si è ripreso il suo posto in parlamento, anche se in molti sostengono che si sia trattato solo di un modo per assicurarsi l’immunità in vista di un probabile processo per corruzione.

Lo scandalo di tangenti che sta colpendo la Croazia arriva proprio nel bel mezzo delle trattative per l’ingresso nell’Unione Europea. La Croazia spera di concludere i negoziati già nella prima parte del prossimo anno ma in molti ormai iniziano a pensare che si tratti di un programma troppo ottimista. La popolazione sembra molto disillusa al riguardo. Secondo gli ultimi sondaggi, il 70% delle persone disapprova il comportamento dei propri leader e l’89% pensa che la corruzione pervada completamente il governo. Soltanto il 38% dice che voterebbe a favore dell’ingresso in Europa, mentre il 43% dice che voterebbe contro. Il governo invece continua a dire che non ci sarà nessun problema e indica un altro sondaggio secondo il quale invece almeno il 62% delle persone voterebbe a favore dell’Unione Europea.

Come se non bastasse poi, l’economia della Croazia rimane in grossa difficoltà. L’anno scorso il prodotto interno lordo ha subito una contrazione del 6 percento e quest’anno potrebbe diminuire ancora di un due percento. Il presidente della Banca Centrale Europea ha detto di recente che la Croazia è sulla strada della catastrofe. Sorprendentemente, l’opposizione non sta approfittando della debolezza del governo per cercare di farlo cadere ma si limita a osservare gli sviluppi dell’inchiesta e dell’atteggiamento di Bruxelles. Secondo alcuni analisti, l’ultima cosa che l’opposizione vuole è che il governo cada in un momento difficile come questo. Meglio sarebbe invece aspettare che la situazione peggiori fino a determinare l’intervento del Fondo Monetario Internazionale, per poi poter dare tutta la colpa della catastrofe alla classe dirigente che li ha preceduti.