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  • Domenica 21 novembre 2010

Ora l’Irlanda chiede aiuto all’Europa

Il governo chiede ufficialmente un prestito all'UE, per stabilizzare il sistema bancario

Il ministro delle finanze irlandese, Brian Lenihan, ha confermato che l’Irlanda ha fatto richiesta formale all’Europa e al Fondo monetario internazionale per un bailout, un piano di salvataggio finanziario. La cifra non è ancora nota, ma di certo si tratta di diverse decine di miliardi di euro.

L’annuncio arriva al termine di una serie di speculazioni riguardo la necessità dell’Irlanda di avere questo prestito e la sua volontà di chiederlo ufficialmente. Soltanto martedì scorso i ministri delle finanze delle nazioni dell’Unione Europea avevano tenuto una riunione d’emergenza a Bruxelles per intensificare il dialogo sulla situazione economica irlandese e sulle possibili misure adottabili per favorirne la ripresa, tra le quali il già ipotizzato prestito di circa 100 miliardi di euro. Fino a quel momento il governo irlandese aveva ripetutamente negato di aver bisogno di sostegno economico esterno: il primo ministro Brian Cowen ha detto martedì in parlamento di non aver mai chiesto un prestito all’Europa, e che l’economia irlandese è stabile almeno fino al prossimo anno.

Stando a quanto riferisce il New York Times, però, negli ultimi giorni sarebbero aumentati i timori riguardo lo stato dell’economia, e con questi anche l’urgenza di un intervento senza il quale già da domani, alla riapertura dei mercati, l’intero sistema bancario potrebbe trovarsi nel panico. Secondo i dati della Banca centrale irlandese e della Banca centrale europea, sei banche irlandesi sarebbero in grave pericolo. Poi c’è il problema del debito pubblico crescente, visto che il paese continua a spendere molto più di quello che incassa.

Il governo irlandese si riunirà di nuovo questo pomeriggio. Secondo il Sunday Times, l’Europa potrebbe concedere all’Irlanda un prestito da 120 miliardi di euro, di poco superiore ai 110 concessi alla Grecia.