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  • Giovedì 11 novembre 2010

Anobii è in tilt, da un pezzo

Anobii è un social network dedicato ai libri, in Italia era arrivato nel 2007

di Elena Favilli

Anobii è un social network dedicato ai libri. Ha tutte le funzioni tipiche dei social network (gli amici, le notifiche, i messaggi, i gruppi, la bacheca, i commenti, le votazioni, i suggerimenti) ma lo si usa solo per parlare di libri. Quando arrivò in Italia, nel 2007, fu accolto come una specie di paradiso per bibliofili, anche per le sue apprezzate funzionalità statistiche: ogni profilo tiene traccia del numero dei libri e delle pagine lette ogni anno, degli autori di cui si possiedono più testi, della compatibilità dei propri gusti con quelli dei propri amici. Da allora ha sicuramente contribuito a riscrivere parte delle regole della fruizione e della discussione intorno ai libri e alla letteratura ed è diventato parte integrante del dibattito sull’evoluzione della lettura e del rapporto con il libro nella realtà digitale.

Da un po’ di tempo il sito di Anobii sta facendo impazzire i suoi utenti con continui rallentamenti e malfunzionamenti, che di fatto rendono ormai quasi impossibile usarlo: oggi, per esempio, si fa fatica anche solo a entrare nel sito. Già dallo scorso luglio alcuni utenti avevano iniziato a lamentare l’estrema lentezza del sito anche nello svolgimento delle operazioni più semplici, come passare da una pagina all’altra o cercare un libro all’interno del motore di ricerca.

Poi i bug sono iniziati ad aumentare, accumulandosi via via in un groviglio sempre più insostenibile: le copertine spariscono dal proprio scaffale, le recensioni non possono essere modificate, i menu sono bloccati, i messaggi non si aprono, le notifiche non arrivano, le statistiche di lettura sono sballate, l’ordine della propria libreria è saltato e così via. Nel migliore dei casi, il caricamento è lentissimo e bisogna aggiornare almeno un paio di volte la libreria perché tutto funzioni.

L’azienda che ha creato Anobii – che ha sede a Hong Kong – si è giustificata dicendo che sta lavorando a una ristrutturazione del sito, sia grafica che di navigazione, e ha chiesto ai suoi utenti di avere ancora un po’ di pazienza. «Come sapete stiamo riscontrando gravi problemi di performance. Vi chiediamo gentilmente di avere pazienza, ci stiamo dando da fare per risolvere il problema», hanno comunicato. E i librarian – l’unico vero contatto tra l’amministrazione del sito e i lettori – hanno chiesto agli utenti di non inserire più nuove schede di libri perché ne hanno già più di tremila arretrate da controllare e inserire.

Molti utenti stanno quindi iniziando a temere che il sito non riuscirà a riprendersi mai e alcuni si sono già trasferiti su social network simili come LibraryThing, Shelfari e GoodReads. Molti si sono infatti sentiti in qualche modo traditi dall’azienda, che secondo loro si sarebbe concentrata sullo sviluppo di dettagli meramente estetici e sul lancio di due applicazioni iPhone pressoché inutili invece di dedicarsi al potenziamento del sito. Chi ha deciso di restare invece per il momento può solo affidarsi al gruppo Serve aiuto con aNobii?, che cerca di assistere gli utenti a trovare degli escamotage per risolvere i problemi che affliggono il social network.

Anobii è stato lanciato nel 2005, oggi è diffuso in quindici lingue diverse e ha classificato oltre ventitré milioni di libri. Il nome aNobii deriva dal nome dell’Anobium punctatum, il tarlo della carta: l’epiteto con cui nei paesi anglosassoni viene spesso indicato chi passa molto tempo sui libri.