Chatroulette è già morto?

Negli ultimi le mesi le visite sono calate, e nonostante gli sforzi i contenuti pornografici non diminuiscono

Lo scorso febbraio avevamo assistito al successo repentino e clamoroso di Chatroulette, il sito che via webcam permette di stare faccia a faccia con persone sconosciute (a volte nude) da ogni parte del mondo. In pochi mesi il suo creatore, il diciassettenne Andrey Ternovskiy, era stato il protagonista di molti articoli e di un lungo ritratto sul New Yorker ed era stato avvicinato da aziende e personalità di spicco come il creatore di Napster Shawn Fanning e il fondatore di Social Gaming Network Shervin Pishevar.

Sembra però che, solo una manciata di mesi dopo, la popolarità di Ternovskiy e del suo sito siano in continuo declino, e così le sue speranze di opportunità commerciali. Ogni giorno che passa Chatroulette ha sempre meno visite e sempre meno riflettori puntati addosso. Il sito Gawker ne celebra il funerale, con un articolo intitolato Chatroulette R.I.P.: la storia triste di un’occasione mancata.

Non è che semplicemente la gente abbia smesso di parlare di questo social network per voyeur, sembra proprio che abbiano anche smesso di andarci.

I due grafici dei servizi di rilevazione visite Quantcast e Compete (sotto) mostrano chiaramente il declino che sta vivendo il sito da qualche mese a questa parte. Di certo la popolarità di Chatroulette non è stata aiutata dall’enorme mole di immagini pornografiche che si potevano trovare saltando da utente a utente. Il mese scorso il sito era rimasto chiuso per manutenzione nel tentativo di risolvere il problema, ma senza successo: la possibilità che incontriate gente nuda intenta a masturbarsi è rimasta più o meno la stessa.

Nonostante l’ascesa e il declino improvviso di un sito internet non siano cose nuove, Gawker scrive che il caso Chatroulette è particolarmente interessante, proprio per le proporzioni del successo e della sconfitta. La vicenda di Ternovskiy dovrebbe quindi essere un insegnamento per molti.

Ternovskiy avrebbe dovuto dire “sì” ad almeno uno dei possibili investitori, cosa che sembra non aver fatto. Il giovane programmatore non dovrebbe aver chiuso definitivamente, ma la sua creazione ha premuto il grilletto una volta di troppo. Succede. Avanti col prossimo esperimento.