• Mondo
  • Giovedì 30 settembre 2010

Undici sindaci messicani uccisi

Lunedì è stato ritrovato morto lapidato un sindaco di 27 anni, maestro di scuola elementare

di Pier Mauro Tamburini

Tre giorni fa un gruppo di narcotrafficanti ha ucciso a colpi di pietre Gustavo Sanchez Cervantes, un ragazzo di 27 anni, maestro di scuola elementare e sindaco di Tancitaro, una piccola cittadina dello stato di Michoacan.

Sanchez si era insediato nel dicembre dello scorso anno dopo che il precedente sindaco, il consiglio comunale e il dipartimento di polizia si erano dimessi in massa a causa delle minacce di morte dai narcotrafficanti. «Abbiamo preso questa difficile decisione perché con queste condizioni non possiamo svolgere il nostro lavoro», avevano dichiarato le autorità. «Sono avvenuti incidenti che minano la nostra integrità psicologica». Sanchez, che non faceva parte di nessun partito politico, è stato eletto sindaco poche settimane dopo, in seguito alla promessa da parte della commissione del congresso dello stato di Michoacan che qualsiasi nuova autorità sarebbe stata protetta.

Sanchez è il quinto sindaco ucciso dai cartelli della droga in sei settimane, l’undicesimo solo nel 2010. Durante i momenti concitati della frana a Santa Maria Tlahuitoltepec, oltre alle breaking news sulla situazione i telegiornali messicani continuavano a raccontare la sua storia. Solo poche ore dopo l’assassinio di Sanchez, a Gran Morelos nello stato di Chihuahua, i narcotrafficanti hanno attaccato Ricardo Solís, un altro sindaco. Ora è ricoverato in terapia intensiva e le sue condizioni sembrano stabili.

Come abbiamo raccontato altre volte, nonostante i recenti arresti di importanti boss della droga, nel corso degli ultimi anni i narcotrafficanti messicani hanno guadagnato sempre più potere, autorità e sicurezza di sé. Sono aumentato le dimostrazioni di forza, come l’esibizione pubblica delle proprie vittime e, appunto, gli omicidi e i rapimenti di esponenti della politica, della magistratura e dei media.

Questi sono gli undici sindaci uccisi nel 2010.

1. Gustavo Sanchez Cervantes, sindaco di Tancitaro nello stato di Michoacan. Ucciso il 27 settembre a colpi di pietre. Era scomparso due giorni prima, è stato ritrovato lunedì ai bordi di una strada.

2. Prisciliano Rodriguez Salinas, sindaco di Doctor Gonzalez nello stato di Nuevo Leon. Ucciso il 23 settembre a bordo della sua automobile mentre tornava a casa.

3. Alexander López-García, sindaco di El Naranjo nello stato di San Luis Potosi. Ucciso l’8 settembre nel suo ufficio durante una riunione. Un gruppo armato ha assaltato il municipio della città.

4. Marco Antonio Leal, sindaco di García Hidalgo nello stato di Tamaulipas. Ucciso il 29 agosto da due persone mentre era in automobile insieme alla figlia, rimasta ferita.

5. Edelmiro Cavazos, sindaco di Santiago nello stato di Nuevo Leon. Rapito il 16 agosto a casa sua e ritrovato morto due giorni dopo, ammanettato e bendato, ai bordi di una strada fuori città.

6. Nicolas García Ambrosio, sindaco di Santo Domingo de Morelos nello stato di Oaxaca. Ucciso il 30 giugno mentre tornava a casa dopo aver preso parte a una manifestazione. Ucciso anche il tesoriere della città.

7. Oscar Venancio Rivera, sindaco di San Jose del Progreso nello stato di Oaxaca. Ucciso il 20 giugno in un’imboscata mentre era in automobile.

8. Jesus Manuel Lara Rodríguez, sindaco di Guadalupe nello stato di Chihuahua. Ucciso il 19 giugno da undici persone che hanno assaltato la sua casa.

9. Jose Santiago Agustin, sindaco di Zapotitlan Tablas nello stato di Guerrero. Ucciso il 28 aprile da distanza ravvicinata mentre si trovava a un mercato.

10. Manuel Estrada, sindaco di El Mezquital nello stato di Hidalgo. Ucciso il 22 febbraio da sei uomini durante una cena in un ristorante.

11. Ramon Mendivil Sotelo, sindaco di Guadalupe y Calvo nello stato di Chihuahua. Ucciso il 17 febbraio insieme al direttore del carcere della città mentre i due stavano guidando.