Cos’è successo oggi in Senato

PdL, Lega, finiani e alcuni del gruppo misto hanno votato la fiducia al governo

© Marco Merlini / LaPresse
22-01-2009 Roma
Politica
Senato, voto sul disegno di legge sul federalismo fiscale
Nella foto Roberto Calderoli, Silvio Berlusconi e Umberto Bossi

 
Senate, vote for the law about fiscal federalism
© Marco Merlini / LaPresse 22-01-2009 Roma Politica Senato, voto sul disegno di legge sul federalismo fiscale Nella foto Roberto Calderoli, Silvio Berlusconi e Umberto Bossi Senate, vote for the law about fiscal federalism

18.59. Verdetto finale, allora. Senatori presenti 305, maggioranza fissata a quota 152. Votanti 303. Favorevoli 174, contrari 129. Hanno votato la fiducia al governo PdL, Lega, Futuro e Libertà e qualche esponente del gruppo misto.

18.12. Finiscono le dichiarazioni di voto, inizia il voto di fiducia con chiamata nominale.

17.56. Ora parla Gasparri. Poi il voto di fiducia.

17.53. “I finiani come Bondi preferiscono recitare la sceneggiata della salda maggioranza”

17.47. “Lei ci ha fatto lo stesso discorso di dieci anni fa. Dice delle cose enormi: continua a parlare di abbassamento delle tasse quando la pressione fiscale è salita”

17.40. Parla Anna Finocchiaro, e dice che Berlusconi nel corso del suo intervento si è dedicato “al genere fantasy”

17.30. “Dovreste espellere Ciarrapico dal vostro gruppo parlamentare: penso che lo meriti più di Fini”

17.20. Il capogruppo dell’UdC D’Alia esordisce dicendo a Berlusconi che lo vede pimpante, perché “magari mangia pane e kriptonite”

17.18. “Un po’ di umiltà, lei che dice di essere cristiano!”

17.12. “Promettendo e barzellettando nuovi posti di lavoro”

17.11. Belisario: “Lei e la sua maggioranza hanno imboccato il viale del tramonto”

17.09. Belisario cerca di essere all’altezza di Di Pietro, ieri: “La replica del premier sembrava ‘prendi la cornetta, Mondial Casa ti aspetta’”

17.07. Parlano i piccoli, finora: dopo Rutelli, Viespoli (Futuro e Libertà) e Pistorio (Movimento per l’Autonomia). Ora parla Belisario, dell’Italia dei Valori. Poi nell’ordine UdC, Lega, PD e PdL.

16.42. Berlusconi conclude, tra i banchi della maggioranza qualcuno urla “Silvio! Silvio!”, altri gridano “BIS!”. Ora le dichiarazioni di voto, comincia Rutelli per l’Alleanza per l’Italia.

16.38. Quella di Ciarrapico è stata “una parola di troppo”. E comunque, dice Berlusconi, “io da ragazzo ho avuto molti amici ebrei”

16.30. “Stamattina si dormiva qui: così ci divertiamo un poco”

16.29. “Napoli ha risolto definitivamente il problema dei rifiuti: quello che non funziona è la raccolta dei rifiuti, che dipende solo dal comune di Napoli e da Rosa Russo Iervolino”

16.26. “I media in gran parte sono vicini alla sinistra, e i giornali che appaiono vicini a noi forse ci fanno più male che bene”. Il senato rumoreggia. Berlusconi: “Signor pubblico ministero, cos’ha da dire?”

16.22. Succedono cose incredibili, intanto. Berlusconi si sta vantando, nell’ordine: di essere il più esperto tra tutti i leader stranieri, di aver fatto finire la guerra fredda (si sentono grasse risate in sottofondo), di aver fatto fare pace alla Russia e agli Stati Uniti dopo la guerra in Georgia, di avere “intimato” a Obama e Medvedev di “non farsi vedere in Italia” se non avessero firmato il contratto sulle armi nucleari, ha convinto Bush e gli Stati Uniti a fare il bailout e salvare le banche americane, ha salvato Tbilisi dai bombardamenti russi e il presidente georgiano da essere “attaccato all’albero più alto”.

15.55. Tra poco si ricomincia con la replica di Berlusconi. Così come accaduto ieri, sono state presentate tre mozioni di identico contenuto: una dal PdL, una dalla Lega e una dai finiani. Tutte e tre approvano le dichiarazioni rese dal presidente del consiglio.

14.42. Lavori sospesi, al termine di un intervento alla Quagliariello di Quagliariello. Si riprende alle 16, con la replica di Berlusconi.

14.12. Il senatore Divina, Lega Nord, esordisce complimentandosi con Berlusconi “per il suo fair play”, per come sta assistendo “a questo ingeneroso dibattito”.

13.58. Ci si trascina stancamente verso la pausa pranzo. Intanto il capogruppo alla Camera del PdL, Fabrizio Cicchitto, ha definito “totalmente inaccettabili” le parole di Ciarrapico.

13.32. Intanto Bossi si è scusato per aver dato dei “porci” ai romani, e quindi il PD starebbe valutando se ritirare la mozione di sfiducia presentata alla Camera la settimana scorsa.

12.56. C’è parecchia maretta per una frase detta da Ciarrapico durante il suo intervento: “Fonderà un partito, speriamo che abbia già ordinato le kippah con le quali si presenteranno”. L’opposizione gli ha chiesto di ritrattare e ha chiesto a Berlusconi di dissociarsi. Anche nel PdL qualcuno critica Ciarrapico, tra cui Fiamma Nirenstein. Intanto, riferiscono le agenzie, Berlusconi seduto in Senato legge una rivista, un “catalogo di case di campagna”.

12.22. Il senatore Nania, del PdL, fa una tirata per sostenere che nelle democrazie europee non ci sarebbero partiti di centro, “terzopolisti”, equidistanti tra progressisti e conservatori. Dimentica i liberaldemocratici britannici, quelli tedeschi, l’UFD francese e via dicendo. Poi passa a fare una tirata sui libri di testo che non parlano delle foibe. Ovviamente non c’entra niente con quello di cui si sta parlando.

11.49. Barbara Contini, di Futuro e Libertà: “Signor presidente del consiglio, lei dice ci aver scelto gli uomini migliori, per il suo governo. A volte si fa fatica a crederle”.

11.33. Il senatore Benedetti Valentini, PdL, se la prende un po’ con la sua maggioranza che è assente o rumoreggia: “Gradiremmo anche essere ascoltati”. Per il resto finora si dorme.

11.21. Come ieri, la chiacchiera è su Friendfeed.

11.15. Ha parlato Ciarrapico, che ha fatto un intervento tutto contro Fini, traditore e transfuga.

10.56. Un po’ di numeri. La maggioranza scatta a quota 161. PdL e Lega hanno insieme 160 voti, senza finiani, senza gruppetti: se non ci sono assenze, sono praticamente autosufficienti (in realtà sarebbero 161, ma per prassi Schifani non vota). In ogni caso voteranno la fiducia anche i finiani, che sono 10, e i senatori del MpA, che sono 3.

10.41. Parla il senatore Villari, eletto nelle liste del PD, espulso dopo la sua discussa elezione alla commissione di vigilanza sulla RAI. E dice che voterà la fiducia al governo.

***

Della giornata di ieri abbiamo detto tutto quello che c’era da dire, seguendola minuto per minuto dall’inizio alla fine. La verifica della fiducia da parte del governo prosegue infatti oggi al Senato, seguendo la stessa procedura di ieri: discorso di Berlusconi, interventi liberi, replica di Berlusconi, dichiarazioni di voto, voto. Politicamente si tratta di una formalità: dopo la fiducia ottenuta ieri alla Camera, dove i finiani sono piuttosto numerosi, la tenuta del governo al Senato non è in discussione.

Il presidente del consiglio ha già parlato, dicendo più o meno le stesse cose di ieri, ha ripercorso i cinque punti e si è corretto leggermente solo sul discusso passaggio riguardo l’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Ieri aveva messo “il completamento dell’autostrada” fra i risultati ottenuti dal governo, oggi ha affermato che “entro il 2013 la Salerno – Reggio Calabria sarà terminata”. “Abbiamo il dovere di continuare a governare, anche se non è facile, non è semplice”, ha detto Berlusconi, “e tante volte verrebbe veramente la voglia di dire: lasciamo agli altri questo sacrificio”.