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  • Sabato 25 settembre 2010

“Abbiamo fatto degli sbagli”, a Wikileaks

Il portavoce tedesco si dimette dall'organizzazione e conferma che ci sono problemi con Assange

WikiLeaks founder Julian Assange is approached by the media after giving a seminar at the Swedish Trade Union Confederation headquarters in Stockholm, Sweden, Saturday Aug. 14, 2010. WikiLeaks will publish 15,000 documents from the Afghan war within weeks, Assange told reporters in Stockholm, saying "We proceed cautiously and safely with this material." although U.S. Pentagon says the information would be more damaging to security and risk more lives.(AP Photo / Bertil Ericson / SCANPIX) ** SWEDEN OUT **
WikiLeaks founder Julian Assange is approached by the media after giving a seminar at the Swedish Trade Union Confederation headquarters in Stockholm, Sweden, Saturday Aug. 14, 2010. WikiLeaks will publish 15,000 documents from the Afghan war within weeks, Assange told reporters in Stockholm, saying "We proceed cautiously and safely with this material." although U.S. Pentagon says the information would be more damaging to security and risk more lives.(AP Photo / Bertil Ericson / SCANPIX) ** SWEDEN OUT **

Domani il settimanale tedesco Spiegel pubblicherà un’intervista con Daniel Schmitt, il portavoce tedesco di Wikileaks e uno dei pochi nomi noti dell’organizzazione (nome falso, però: sullo Spiegel annuncia di chiamarsi in realtà Daniel Domscheit-Berg). Schmitt annuncia le sue dimissioni in conseguenza di errori fatti e di tensioni interne a Wikileaks, di cui già i media avevano parlato nelle scorse settimane.

“Siamo stati sotto una pressione folle in questi mesi. Ci sono stati degli sbagli, che può capitare: basta che dopo la gente impari. Però bisogna ammetterli”

Un mese fa Newsweek aveva anticipato un prossimo nuovo scoop di Wikileaks, che starebbe lavorando con alcuni giornali alla pubblicazione di una grande mole di documenti sulla guerra in Iraq: il lavoro prende tempo perché l’incidente della pubblicazione dei nomi dei collaboratori afgani degli USA non si ripeta. Schmitt critica Julian Assange, il capo e portavoce di Wikileaks.

“Ho provato molte volte a insistere, ma Julian Assange reagisce a ogni critica accusandomi di disobbedienza e slealtà al progetto. (…) C’è molto scontento, e altri come me verranno via”