PdL e finiani alle prove generali

Oggi si vota sulla richiesta dei magistrati di utilizzare le intercettazioni su Cosentino

© Mauro Scrobogna / LaPresse
29-07-2010 Roma
Politica
Camera - elezione giudici csm
Nella foto: Italo Bocchino PDL
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29-07-2010 Rome
Politics
Chamber of Deputies - election of csm judges
In the picture: Italo Bocchino PDL
© Mauro Scrobogna / LaPresse 29-07-2010 Roma Politica Camera - elezione giudici csm Nella foto: Italo Bocchino PDL © Mauro Scrobogna / LaPresse 29-07-2010 Rome Politics Chamber of Deputies - election of csm judges In the picture: Italo Bocchino PDL

In un modo o nell’altro, l’ex sottosegretario all’economia Nicola Cosentino si ritrova nuovamente al centro della dialettica all’interno del PdL. Le sue dimissioni erano già state argomento di discussione e di scontro tra berlusconiani e finiani, e in ballo c’era non solo l’influenza di Cosentino sul governo ma anche il suo incarico di coordinatore del PdL in Campania, dove si era trovato a rivaleggiare con Italo Bocchino.

Oggi se ne ritorna a parlare – e a litigare, nel centrodestra – in occasione del voto previsto per questo pomeriggio riguardo la richiesta dei magistrati di poter utilizzare le intercettazioni telefoniche nell’ambito delle indagini in cui è coinvolto Cosentino. A oggi la situazione vede PD, IdV, UdC, MpA e liberaldemocratici intenzionati a votare a favore delle intercettazioni. Il PdL voterà contro. Ancora una volta la palla è nel campo dei finiani, e le cronache politiche sui giornali di oggi danno conto di qualche divisione.

Una parte del gruppo di Futuro e Libertà vorrebbe votare per dare l’autorizzazione ai magistrati, tra questi Granata, Bocchino e quelli che in questi mesi i giornali hanno più volte definito “falchi”. Altri, tra cui Silvano Moffa, hanno espresso opinioni più caute, ed è possibile che alla fine Futuro e Libertà segua la proposta di Benedetto della Vedova e decida di non partecipare al voto. Il PdL soffia sul fuoco di questa dialettica – Cicchitto ha ricordato che la maggioranza su queste vicende ha sempre espresso una “posizione di principio”, negando l’autorizzazione – ma dall’altra parte si sfrega le mani e pensa probabilmente di chiedere il voto segreto, allo scopo di tentare di spaccare i finiani.

Il voto di oggi segna comunque l’ufficiale ripresa dei lavori di questa legislatura. Sempre oggi Bocchino illustrerà in aula la sua mozione contro la RAI di Masi e Minzolini. Tra meno di una settimana, invece, ci sarà l’atteso discorso di Berlusconi, con il voto di fiducia e finalmente la conta parlamentare.