“Gli amici stranieri di Silvio preoccupano Israele”

Il quotidiano israeliano Yediot Aharonot racconta i soldi che l'Italia offre a Iran e Libia

Yediot Aharonot è il più letto quotidiano israeliano, e Menachem Gantz da molti anni il suo corrispondente da Roma. Oggi il Riformista ha tradotto in prima pagina l’articolo di Gantz sui fastidi israeliani per le amicizie del governo italiano con paesi nemici di Israele come l’Iran e la Libia.

Domenica scorsa il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha tenuto un comizio davanti a giovani sostenitori del suo partito. Berlusconi ha esposto loro un suo vecchio hobby, raccontando una barzelletta sulla Shoah, una delle tante che si diverte a spargere.
Un pubblico di centinaia di giovani ha applaudito, facendo grandi risate, quando il leader italiano ha raccontato come Hitler, verso la fine della guerra, decide di fuggire ma, dietro le suppliche dei suoi fedeli ufficiali, acconsente di ritornare e dice, «Va bene, a patto che questa volta facciamo i cattivi sul serio…».
Non è un caso eccezionale. Il presidente del Consiglio italiano ama le barzellette sulla Shoah. Benché i media non abbiano mai affrontato la questione, si possono contare sulle dita di più di una mano i casi in cui – in pubblico e in colloqui privati – Berlusconi ha scelto di raccontare barzellette sulla Shoah.
Solo quattro giorni prima, la vigilia di Rosh Hashana, era seduto a tavola nella residenza dell`ambasciatore d’Israele a Roma con la kippà in testa, ha fatto gli auguri telefonici al primo ministro Benjamin Netanyahu e ha raccontato ai distinti commensali che profonda impressione gli ha fatto la sua visita ad Auschwitz e quanto commovente era stata la sua visita a Yad Vashem – ed ecco che già ha trovato il modo di dimenticare gli orrori per ottenere la simpatia dei suoi futuri elettori.

(continua a leggere sulla rassegna stampa del sito del Governo italiano)