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  • Venerdì 27 agosto 2010

Non c’è pace per il governo giapponese

Ichiro Ozawa sfida Naoto Kan per la leadership del partito democratico giapponese e mira al governo

Ichiro Ozawa, uno dei membri di spicco del Partito Democratico giapponese (DPJ), ha confermato di voler sfidare l’attuale primo ministro Naoto Kan per la leadership del partito il prossimo settembre. Se Ozawa dovesse vincere potrebbe diventare il nuovo primo ministro del paese, ma secondo gli analisti l’elezione del controverso uomo politico potrebbe portare a un periodo di ulteriori grandi incertezze per il Giappone. Il paese ha avuto cinque diversi primi ministri negli ultimi tre anni e Kan è alla guida del paese solamente dallo scorso giugno.

Ozawa ha deciso di candidarsi alla guida del partito in seguito ai risultati delle elezioni di medio termine di luglio. Il Partito Democratico ha perso la maggioranza alla Camera Alta del parlamento, registrando una sostanziale bocciatura delle politiche seguite dal governo. Definito lo “Shogun Ombra” del DPJ per la sua grande influenza all’interno del partito, Ozawa ha già contrastato duramente la proposta ventilata da Kan per aumentare le imposte nel paese per mantenere in ordine le finanze dello Stato. I sostenitori di Ozawa all’interno del partito hanno spinto per una sua candidatura e il confronto interno nel partito per la leadership potrebbe tenersi già tra un paio di settimane.

Ichiro Ozawa ha 68 anni, laureato in legge, a partire dagli anni Ottanta diventò uno dei leader più promettenti del Partito Liberal Democratico giapponese (LDP), il maggiore partito del paese fino all’anno passato. Nel 1985 ottenne il suo primo incarico ministeriale e quattro anni dopo divenne segretario del partito. Nel 1993 una serie di conflitti interni al partito e alcuni problemi giudiziari indussero Ozawa ad abbandonare il partito fondando il Partito del Rinnovamento Giapponese e dando un duro colpo allo LDP, che perse buona parte del proprio peso in parlamento. Negli anni seguenti le divisioni lacerarono il nuovo soggetto politico, Ozawa fondò così un nuovo Partito Liberale cercando di riavvicinarsi allo LDP, ma l’operazione non andò a buon fine.

Nel 2003 Ozawa decise di rivolgersi al Partito Democratico, rivale tradizionale dello LDP, riunendosi così con alcuni dei compagni con i quali aveva fondato la sua forza politica. Nel 2006 divenne segretario del DPJ e lo portò a una importante vittoria politica alle elezioni del luglio del 2007. Nel 2009 Ozawa si dimise in seguito a uno scandalo giudiziario su alcuni affari immobiliari, ma continuò a seguire da vicino il partito nella vittoria delle elezioni politiche del 2009.

Dopo molti anni di trasformismi politici e vicende giudiziarie ancora in corso, che potrebbero condizionare il suo futuro politico, l’opinione pubblica giapponese inizia a diffidare di Ozawa e secondo gli azionisti la scelta di sfidare Kan potrebbe rivelarsi controproducente. Il timore è che comunque sia in caso di vittoria che di sconfitta dell’attuale primo ministro, il Partito Democratico possa perdere la propria unità mettendo in pericolo la maggioranza che sostiene il governo. Ozawa ha il 40% di probabilità di vincere: non ha numeri sufficienti all’interno del partito ma gode di un forte sostegno sul territorio e può contare sull’appoggio dell’ex primo ministro Yukio Hatoyama dimessosi il 2 giugno scorso.

Gli analisti finanziari sono preoccupati per la nuova fase di grande incertezza politica che si sta aprendo nel paese. Il governo deve affrontare temi delicati come il possibile varo di una manovra finanziaria aggiuntiva per stimolare l’economia e la forte rivalutazione dello yen. La valuta giapponese è cresciuta molto nonostante la recessione e questo non aiuta le esportazioni e gli investimenti nel paese.