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  • Mercoledì 18 agosto 2010

I dodici peggiori consigli che Dio abbia mai dato

Uno a caso: riempire di carta igienica una stazione di polizia

Fra guerre di religione, crociate, attentati kamikaze e tutte le efferatezze che gli esseri umani compiono seguendo ciò che Dio ha comunicato loro di desiderare – naturalmente in rigorosa privata esortazione – si direbbe che di consigli poco saggi Dio ne abbia dati parecchi. Salon ci ha risparmiato la fatica di scegliere, e ne ha selezionati dodici, presi da questo libro. Alcune storie sono talmente assurde che non ci credevamo neanche noi, ma abbiamo controllato, e come si dice: le vie del Signore sono infinite.

Il tabernacolo di carta igienica
«Dio mi ha detto di ricoprire di carta igienica la stazione di polizia»

Nel 1993 un uomo autoidentificatosi come Gesù Cristo era stato arrestato per aver urinato e lanciato uova all’indirizzo di una chiesa che – evidentemente – non era abbastanza fedele nel tramandare il suo messaggio. La polizia lo aveva fermato e poi l’aveva immediatamente rilasciato, trattenendo però lo zaino con cui aveva compiuto le sue malefatte.

Il giorno successivo Gesù era andato a recuperare il suo lo zaino, ma si era trovato la porta dell’ufficio deputato al recupero degli oggetti sbarrata. Non potendo recuperare le sue proprietà si era rifugiato in un bagno e lì aveva udito il sollecito ultraterreno: fare di quei rotoli di carta igienica, e di quella stazione della polizia, un’opera d’arte.

L’uomo era uscito e aveva cominciato a decorare tutti gli alberi attorno al commissariato di quella carta bianca. La polizia lo aveva nuovamente arrestato e, non potendo identificarlo, lo avevano registrato – anziché come Gesù Cristo – come John Doe, un nome fittizio che equivale più o meno all’taliano Mario Rossi. Un portavoce della polizia aveva commentato positivamente gli esiti della chiamata di Doe: «il rivestimento degli alberi era davvero bello, sembrava di essere a Halloween!»

Il giudice, però, non aveva voluto sentire ragioni e Doe era stato condannato per condotta criminale di secondo grado, nonostante la spiegazione dell’origine celeste del suo gesto. Poi dicono che Dio non sia un buontempone.

Niente sesso tra lesbiche, in biblioteca
«Dio stava parlando al mio cuore, quel giorno, e mi ha fatto trovare
le parole giuste per far togliere quel libro dagli scaffali»

Un timorato signore dell’Arkansas, Earl Adams, ha due figli: uno di quattordici e uno di sedici anni. Un giorno i due ragazzi vanno in biblioteca per studiare e tornano portando a casa il libro The whole lesbian sex book, il più completo libro sul sesso tra donne. Il padre intercetta il volume e la notizia getta nello sconforto e nel turbamento l’intera famiglia.

Armato dell’aiuto di Dio, Earl va in biblioteca e compila il modulo che serve per bandire per sempre il libro da quegli scaffali, così da mettere al sicuro da quel diabolico strumento tutta la comunità. Non pago, decide di fare causa all’autorità cittadina per il danno mentale causato ai suoi figli, per la bella cifra di 20 mila dollari – 10 mila per ciascuno dei due.

Inizialmente il libro viene ritirato dalla biblioteca, ma poi è Earl stesso – resosi conto dell’inconsistenza della causa – a ritirare il procedimento, cosicché dopo qualche accertamento il volume torna disponibile negli scaffali a turbare le fragili menti di altri adolescenti.

Ci sarebbe da domandarsi cosa farà ora, Earl, per tenere sotto controllo l’accesso a internet dei propri figli, dove di sesso lesbico ne possono trovare quanto vogliono, con una semplice ricerca mirata. Anzi, a dire il vero i ragazzi avevano detto al padre di aver trovato il libro dello scandalo mentre cercavano informazioni sulle accademie militari. Dio è in ogni cosa, no?

Il comandante divino delle forze armate
«Sono guidato da una missione per conto di Dio. Dio mi ha detto ‘George, vai e combatti i terroristi in Afghanistan’, e io l’ho fatto. Poi Dio mi ha detto ‘George vai e metti fine alla tirannia in Iraq’, e io l’ho fatto»

A proposito di accademie militari, queste qui sopra sono le parole che George W. Bush rivolse a una delegazione palestinese in Egitto, durante un summit di incontri fra israeliani e palestinesi tenutosi qualche mese dopo l’invasione irachena dell marzo 2003.

L’incontro mirava alla pace fra Israele e Palestina, e infatti nella stessa occasione Bush disse di sentire le parole di Dio arrivare a lui e chiedergli di “andare e dare ai palestinesi il loro Stato e agli israeliani la loro sicurezza, così da portare la pace in Medio Oriente”. Sembra che, per quanto impegno ci abbia messo, a queste parole non sia riuscito a dare seguito.

In Afghanistan e in Iraq, invece, il presidente americano fece esattamente quello che Dio gli aveva comandato, e i risultati sono tuttora visibili. Il colmo è che sia i suoi nemici in Afghanistan – Bin Laden, che declama in ogni suo messaggio la guerra santa e la missione divina per conto di Allah – sia quelli in Iraq – Saddam Hussein, che si fece prelevare più di un litro di sangue da usare come inchiostro per scrivere un Corano – erano convinti di fare appello alla volontà di Dio, e di esserne dei messaggeri. Che almeno si mettano d’accordo.

Dio, ke cs m kiedi?
«Un SMS di Dio mi ha detto di uccidere»

Nel 2004, un reverendo svedese stufo e annoiato della propria moglie spiegò alla baby sitter dei propri figli, la ventisettenne Sara, che “ogni atto sessuale era una vittoria per Dio”, a condizione che quegli atti fossero consumati assieme allo stesso sacerdote.

Quando la relazione fra i due andava avanti da tempo, a Sara arrivarono degli SMS anonimi che le chiedevano di uccidere la moglie del reverendo. Colui che inviava i messaggi diceva di essere Dio: senza mai dubitare della vera identità del mittente, Sara andò a compiere il proprio dovere.

Ci provò con una violenta martellata in testa, ma non riusci nel proprio intento. Per questa ragione, nei giorni successivi la baby sitter ricevette qualcosa come altri duemila SMS dal reverendo – o meglio, da Dio – che la incitavano a terminare l’opera incompiuta.

Uccisa la moglie, Sara fu invitata – ancora via SMS – a far fuori il marito di Anette, un’altra amante del sacerdote. Anche questa volta la ragazza seguì il compito assegnatole dalla sedicente divinità, ma – ancora una volta –non riuscì a uccidere la propria vittima al primo colpo. Il dio degli SMS fu implacabile: le mandò un messaggio che la definiva “una canaglia al servizio del Diavolo”. Furono arrestati entrambi.

A dispetto di Sara, e del Pastore, potremmo dire che in questo caso – grazie alle meraviglie della tecnologia – ci sono sufficienti elementi per scagionare Dio: certo, i propri testimoni in Terra se li potrebbe scegliere un po’ meglio.

Ok – grazie a Dio – il prezzo è giusto!
«Il Signore mi ha detto di puntare 19.500 dollari. Il pubblico ha ululato pensando che avevo scommesso un prezzo troppo basso. Invece, il prezzo era 20.000 dollari, e io ho vinto

OK, il prezzo è giusto! esiste anche in America, e funziona più o meno come in Italia. Non c’è Iva Zanicchi, ma il meccanismo è simile, anche perché è dagli Stati Uniti che l’abbiamo importato nel Belpaese.

Era il 2004 e un concorrente di nome Roger aveva appena vinto una nuova lavatrice nel primo gioco. Il secondo gioco era andato male, ma un colpo di fortuna nel girare la ruota gli aveva permesso di partecipare al gioco finale dove aveva la possibilità di vincere diversi premi, fra cui due motociclette.

«Ho pregato Dio di fare accadere un miracolo, ed è stata la sua benedizione a farmi vincere i premi», ha detto poi l’uomo. Qualcun altro direbbe che il vero miracolo è essere riuscito a sentire la voce di Dio mentre tutti attorno gridavano «Cento! Cento! Cento!».

Il sesso è un dono divino
«Dio ci ha detto di aprire un sexy shop»

Stan e Stella hanno deciso di aprire il primo sexy shop veramente cristiano nel 2006: la loro idea è che l’immagine vietata e sporca che il sesso ha nella società sia sbagliata, perché all’interno del matrimonio Dio vuole che le coppie facciano sesso, e si divertano.

«Dentro al matrimonio tutto si fonda su come va il sesso, e noi offriamo consigli, discussioni e anche il negozio», dice la coppa a proposito dell’utilità – quasi sacra – della propria attività.

Perciò, per non offendere né Dio, né la clientela timorata di Dio, nel loro sexy shop non vengono venduti articoli bondage, non c’è pornografia, e tutte le modelle di lingerie sono rappresentate senza testa, per non stimolare pulsioni extraconiugali nei mariti che frequentino l’ambiente.

La chiesa dei due ha accolto l’iniziativa con favore e così la maggioranza dei frequentatori del luogo di culto, anche se – naturalmente – c’è chi li accusa di stare lavorando per il diavolo.

Loro rispondo che il sesso è un dono divino, e la dimostrazione è molto facile: è stato proprio Dio a chiedere a Stan di aprire il negozio!

La guerra santa interplanetaria
«Il Signore mi ha mostrato l’Agenda Aliena e mi ha rivelato un sacco di informazioni a proposito della prossima invasione degli UFO e degli alieni sulla Terra»

Sherry Shrine è la donna che ha scritto I codici della Bibbia rivelati su ciò che Dio le ha detto nel 2002.

La si potrebbe definire una sorta di ambasciatrice di Dio fra i fissati degli UFO, e il suo messaggio viene divulgato attraverso libri, siti internet, e programmi radio che sono ascoltati in più di 100 Paesi.

La donna sostiene che, secondo la sua fonte divina, dai tempi dell’amministrazione Eisnhower sarebbe in piedi un complotto. Il Presidente avrebbe firmato segretamente un accordo con gli extraterrestri, che presto ci invaderanno. Quanto presto non si sa.

Speriamo che la gente non confonda Dio e gli extraterrestri quando vedrà spuntare qualcuno o qualcosa dal cielo.

Che tu sia per me il coltello
«Dio mi ha detto che avevo una medaglia religiosa nello stomaco e che dovevo tirarla via con un coltello prima che il mondo esplodesse »

Siamo nel 1949 e un uomo di nome Edwin – intorno all’una di notte – comincia a gridare dalla finestra, all’indirizzo di Dio.

Non ricevendo alcuna risposta da una divnità, l’uomo esce di casa e ricomincia a urlare al cielo attendendo un segno da parte di Dio. Sua madre, che vive con lui nonostante il figlio sia già quarantenne, esce a cercarlo: ma è troppo tardi.

Edwin si è finalmente messo in contatto con Dio, e questi gli ha chiesto di tirare fuori dal proprio stesso ventre una medaglia religiosa che per una ragione inspiegabile si troverebbe dentro al suo stomaco.

Quando la madre trova Edwin, il figlio è in un lago di sangue con una lama di 40 centimetri conficcata nella pancia. Lo portano all’ospedale in condizioni critiche, ma riescono a salvarlo, ché sennò Dio avrebbe avuto la vita di Edwin sulla coscienza.

Per la cronaca, la medaglia non c’era.

Non rubare (ma fino a nuovo ordine)
«È stato Dio, per il proprio divertimento, a dirmi: ‘tu, piccolo ladruncolo, esci di lì. Non pagare il tuo caffè. Loro sopravviveranno, e per te sarà meglio così’»

Il piccolo ladruncolo di questa storia è un premio Pulitzer, Norman Mailer.

In gioventù era ateo, poi ha avuto una conversione e ha cominciato a contemplare Dio per la gran parte delle proprie giornate. Alcune volte Dio ha risposto, come nel caso del caffè non pagato.

Quella sera Mailer aveva ordinato un caffè e una ciambella, e Dio gli è apparso per incoraggiarlo ad andarsene senza pagare. Mailer racconta di essere rimasto scioccato, perché ciò che gli avevano insegnato fin da bambino è che uno dei comandamenti fosse quello di non rubare. Ma la voce continuava, e a un certo punto Mailer si è arreso alla volontà divina. E se n’è andato senza pagare.

Mailer ha capito subito, attraverso la propria sensibilità, che si trattava di una voce divina e non di una diabolica, dice. Anzi, aggiunge che “in quel momento ho capito quanto ero costretto dentro a stupidi divieti su come ci si debba comportare”.

È un peccato che Mailer abbia lasciato l’ateismo così tardi: chissà quanti soldi spesi inutilmente, costretto dentro a quegli stupidi divieti.

Il procuratore onnisciente
«Dio mi ha detto di non accettare meno di cinque milioni di dollari all’anno»

Di sportivi che mostrano la propria affiliazione religiosa in campo ce ne sono molti, ma sono comuni anche i riti che – in particolare gli allenatori – rivolgono a Dio perché questi li faccia vincere: c’è l’acqua santa di Giovanni Trapattoni, o più recentemente il rosario e il segno della croce di Maradona. Nel 1997, tuttavia, successe di più: Dio fece addirittura da agente a un professionista.

Sean Gilbert, un giocatore di football americano del campionato più ricco al mondo, l’americana NFL. Era in trattativa con la squadra per il rinnovo del proprio contratto. Lui spiegò che era stato proprio Dio a consigliargli di rinunciare all’ingaggio con i Washington Redskins, costringendolo di fatto a non giocare per un’intera stagione.

I tifosi non furono consolati dalla spiegazione di Gilbert, e lui stesso dovette stare fermo un anno, ma – come si può immaginare – avere per procuratore un essere onnisciente è particolarmente conveniente: finita la stagione di inattività Gilbert fu assunto dai Carolina Panthers per una cifra due volte superiore a quella che gli era stata offerta l’anno precedente.

Alla faccia della cruna dell’ago.

L’onnipotente e l’impotente
«E il Signore mi ha detto: ‘chiedi a quella donna della sua vita sessuale’»

Pat Robertson è un telepredicatore molto noto negli Stati Uniti. Un giorno una donna raccontò a Robertson del proprio asma, per il quale – a quel che diceva lei – tutti i medici davano diagnosi strampalate.

Grazie all’intervento divino, Robertson capì subito quale fosse la vera origine della malattia e chiese alla donna della propria vita sessuale: lei, dopo un po’ di esitazione, ammise la propria insoddisfazione causata dall’impotenza del proprio marito.

Evidenziata per via divina l’origine di tutti i problemi, Robertson spiegò alla donna che non aveva nessuna colpa nella disfunzione sessuale del marito, e lei – grazie a ciò, racconta il telepredicatore – guarì del proprio l’asma.

Non si sa, d’altra parte, se i due coniugi abbiano risolto il problema tutto interno al proprio matrimonio, ma è probabile che, vista l’esposizione pubblica e televisiva dei problemi dell’uomo, abbiano risolto – direttamente – il matrimonio.

Il taccheggiatore celeste
«Ci capita spesso di avere a che fare con suore e
preti che ci dicono che è stato Dio a dir loro di rubare nel negozio»

Pare che durante l’estate del 1993 fosse particolarmente comune la pratica del taccheggio di suore e preti nel negozio dove Tammy lavorava fra il personale addetto alla sicurezza.

Una volta colti con le mani in pasta, gli ecclesiastici ricorrevano spesso alla scusa del suggerimento divino.

Non si sa se il convento dal quale venivano stesse andando in rovina, oppure se un passaparola avesse rassicurato i membri del clero sul trattamento di favore che sarebbe stato loro riservato anche se colti sul punto di rubare.

D’altronde i primi a entrare nell’alto dei cieli saranno ladri e truffatori, no?