Nuove foto di Ansel Adams

Un imbianchino di Fresno sostiene di avere 65 negativi originali di Ansel Adams

Quando Rick Norsigian comprò due casse di metallo per 45 dollari a un mercatino di Los Angeles, non immaginava che quei negativi lì dentro potessero valere più di 200 milioni di dollari. A lui, imbianchino di Fresno appassionato di fotografia, quelle foto ricordavano la serie dello Yosemite National Park di Ansel Adams, il fotografo famoso per le sue foto in bianco e nero dei parchi nazionali americani. Gli parevano simili a quelle, e quindi gli piacquero.
Beh, erano quelle.

Ora una commissione di esperti ha stabilito che erano state scattate proprio da Ansel Adams e che rappresenterebbero l’anello mancante nella produzione del fotografo. I 65 negativi, 16,5 x 21,6 centimetri, che raffigurano paesaggi intorno a San Francisco e al parco Yosemite sarebbero stati impressi tra il 1919 e il 1930, in un periodo che fino ad oggi era stato ritenuto dagli esperti senza testimonianze in seguito a un incendio che nel 1937 aveva distrutto parte del lavoro di Adams.

Ansel Adams (1902-1984) è considerato uno dei più grandi fotografi della storia americana e uno di quella manciata di artisti che ne hanno meglio fermato la storia e le immagini, come Norman Rockwell, Edward Hopper, Frank Lloyd Wright. Il passato degli americani a cui gli americani sono affezionati. E la parte più celebre della sua produzione è quella che ha raffigurato in nitidissimi bianco e nero la natura e le montagne dei parchi americani. Soprattutto quello di Yosemite.

Secondo la commissione che ha analizzato i negativi, il rigattiere di Los Angeles da cui Norsigian li ha comprati li avrebbe a sua volta acquistati in blocco insieme ad altri materiali provenienti da un magazzino di Pasadena. Dove Adams li avrebbe portati per una delle lezioni di fotografia che teneva al Pasadena Art Center all’inizio degli anni quaranta. Ma per gli eredi di Adams si tratterebbe solo di una montatura: «Mio nonno era molto preciso», dice il nipote Matthew Adams «non avrebbe mai abbandonato i negativi». E il rappresentante dei diritti dell’Ansel Adams Publishing Rights Trust, Bill Turnage, sta valutando se fare causa a Norsigian per tentativo di frode, «la sua è un’ossessione che va avanti da anni, non avete idea di quante volte mi abbia chiamato».

La commissione di esperti riunita dall’avvocato di Norsigian ha decretato l’autenticità dei negativi dopo sei mesi di analisi. La calligrafia ritrovata sulle custodie dei negativi sembra infatti coincidere con quella della moglie di Ansel Adams, Virginia. Ma Matthew Adams sostiene che difficilmente sua nonna avrebbe potuto scrivere in modo così approssimativo, «era cresciuta a Yosemite, era una donna intelligente e colta, mi sembra difficile che possa aver fatto errori di spelling così gravi».
Il meteorologo che ha analizzato le caratteristiche delle nuvole fotografate sostiene che sono identiche a quelle di un’altra foto di Ansel Adams, concludendo che sarebbero state fatte nello stesso giorno. Ma anche in questo caso l’accostamento non sembra sufficiente a dimostrare alcunché per la famiglia di Adams, che chiede risultati più certi.

Nel frattempo Norsigian si sta già organizzando per sfruttare al meglio il suo capitale. Ha già allestito un sito web in cui venderà le stampe dei negativi (45 dollari per un poster, 7.500 dollari per una stampa autenticata) e ha realizzato un documentario sulla sua storia che sarà presentato a ottobre alla Università di Fresno insieme a una mostra fotografica.