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  • Martedì 6 luglio 2010

Un guaio per Sarkozy?

Il presidente francese è accusato di aver accettato fondi non dichiarati durante la campagna elettorale

Aggiornamento, 15,22: “Un affare di stato?” titola il sito di Le Monde. Secondo Libération i consiglieri di Sarkozy lo starebbero convincendo a intervenire pubblicamente per spiegare e smentire “le calunnie”.

Lo scorso mese, il giornale online Mediapart ha pubblicato delle intercettazioni telefoniche tra la donna più ricca di Francia, Liliane Bettencourt, azionista di maggioranza ed ereditiera dell’azienda di cosmetici L’Oreal, e il suo curatore finanziario, in cui si faceva  riferimento a più di 60 milioni di euro in conti stranieri, probabilmente tenuti all’oscuro del fisco francese.

I giornali hanno iniziato a interessarsi molto alla vicenda quando si è venuto sapere che la moglie del ministro del lavoro francese Eric Woerth lavorava per l’azienda che si occupa di curare il patrimonio di Bettencourt. Era possibile che la moglie, e addirittura il ministro, sapessero di quei conti all’estero? I due hanno sempre negato qualsiasi accusa.

Ma oggi la vicenda ha fatto un salto di qualità, coinvolgendo direttamente il presidente Nicolas Sarkozy e occupando in queste ore le homepage dei quotidiani francesi. Protagonista di nuovo Mediapart: il giornale ha pubblicato un’intervista alla ex contabile dei Bettencourt, Claire Thibout, che ha detto di aver dato del denaro al ministro del lavoro, destinato alla campagna elettorale di Sarkozy, e di essere stata interrogata dai magistrati a questo proposito lunedì.

“La signora cita due nomi: Eric Woerth, l’attuale ministro del lavoro, che è stato a lungo il tesoriere dell’UMP [il partito di Sarkozy], e ricorda che nel marzo del 2007 gli ha dato dei contanti — così tanti che è dovuta andare e tornare dalla Svizzera per prenderli — per il valore di 150.000 euro, destinati a Nicolas Sarkozy,” ha dichiarato in radio il direttore del giornale.

Sulle ragioni della sua dichiarazione – che ha ammesso di non poter provare – la ex contabile ha detto di “averne abbastanza di vedere tutta questa gente che non si prende le sue responsabilità”.

Tramite un portavoce, il presidente ha dichiarato che le accuse sono “completamente false”. In risposta alla domanda se Woerth, il tesoriere di Sarkozy nel 2007, abbia accettato o meno quei contanti, il portavoce ha risposto che

“Sembra un’accusa infondata, ma dovreste chiedere a lui”

Due giorni fa, Sarkozy aveva imposto le dimissioni di due sottosegretari, che avrebbero usato soldi del governo per spese personali (l’affitto di un jet e l’acquisto di sigari cubani). I cittadini francesi stanno vivendo un momento di tagli economici severi, e la mossa del presidente sembrava arrivata proprio per sottolineare l’impegno del governo nel seguire la stessa politica austera. Diversi giornali avevano però visto in quelle dimissioni qualcosa di più: il tentativo di distrarre da una vicenda ben più pericolosa, quella che vedeva protagonista Woerth. Che ora rischia di vedere protagonista Sarkozy.