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  • Venerdì 28 maggio 2010

Gli europei 2016 vanno alla Francia

L'Italia si era candidata di nuovo ed è stata bocciata di nuovo, come tre anni fa

La Francia organizzerà gli europei del 2016. La decisione è stata comunicata alla UEFA pochi minuti fa ed era ampiamente prevista.

Altrettanto previsto era il fallimento della candidatura italiana, anche questa costata diversi milioni di euro. Per l’Italia non si tratta del primo smacco. Anche la candidatura agli europei del 2012 fu bocciata, e le motivazioni sono sempre le stesse: infrastrutture antiquate e mancanza di garanzie sulla sicurezza. Una situazione talmente deficitaria che i funzionari dell’UEFA le preferirono la candidatura congiunta di Polonia e Ucraina, le cui difficoltà organizzative hanno tenuto banco fino a pochi mesi fa.

L’esito della votazione è impietoso: l’Italia non è riuscita ad arrivare nemmeno al ballottaggio. Alla prima votazione la Francia ha ottenuto 43 voti, la Turchia 38 e l’Italia solo 23. La Francia ha poi battuto la Turchia per sette voti a a sei.

Due settimane fa l’UEFA aveva pubblicato un rapporto sulla situazione dei paesi candidati e sull’affidabilità dei loro progetti, e l’Italia non ne usciva affatto bene.

L’Uefa evidenzia che “importanti investimenti a livello cittadino e specialmente a livello di stadi sarebbero necessari per ospitare” il torneo, il primo a 24 squadre. Ma la legge sugli impianti, come si sa, è ferma da un anno. […] ”Degli 11 stadi che richiederebbero che richiederebbero interventi, un progetto attualmente è in corso (lo stadio della Juventus, ndr), gli altri 10 devono ancora cominciare. Secondo i documenti ricevuti, si prevede che i progetti di tutti gli stadi vengano completati entro luglio 2014. Durante gli 8 interventi, i club continuerebbero a giocare le gare casalinghe (e in alcuni casi europee) negli stadi. Questo potrebbe complicare e allungare i lavori, creando difficoltà di programmazione con possibili conseguenze sulla data di consegna”. Inoltre ci sono difficoltà di trasporti (soprattutto con alcuni areoporti) e prezzi dei biglietti troppo cari. “Le motivazioni chiave sono state espresse in maniera molto generica”, scrive l’Uefa che forte di questo report il 28 rischia di bocciarci definitivamente.