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  • Venerdì 28 maggio 2010

Sequestrati in Somalia, chiedono aiuto a Cameron (video)

I Chandler sono stati rapiti al largo delle Seychelles e da allora vivono in prigionia, in attesa di un nuovo impegno del governo britannico

Per liberare Rachel e Paul Chandler i sequestratori somali vogliono almeno 7 milioni di dollari. I Chandler sono due cittadini britannici e sono stati rapiti lo scorso ottobre al largo delle Seychelles, sul loro yacht, e da allora stanno vivendo continui spostamenti, angherie e violenze. Un giornalista della britannica ITN (Independent Television News) è riuscito a mettersi in contatto con i pirati e a ottenere una lunga intervista con i due ostaggi. I rapitori hanno dato il loro consenso per dimostrare al nuovo governo della Gran Bretagna che i Chandler starebbero abbastanza bene, vengono trattati dignitosamente e rimangono in attesa del pagamento del riscatto per porre fine alla loro permanenza forzata in Somalia.

L’intervista è stata girata in gran segreto in una località tra le città somale di Xarardheere e Adado. I Chandler sono le uniche persone a essere inquadrate, mentre alle spalle della telecamera – ben nascosti per non farsi riconoscere – ci sono i rapitori armati, che tengono sotto tiro gli ostaggi.

Visibilmente provato e dimagrito, Paul indirizza un messaggio direttamente al nuovo primo ministro britannico:

Desidero congratularmi con David Cameron, prima di tutto. Come nuovo primo ministro, abbiamo disperatamente bisogno di lui per avere una presa di posizione precisa del governo su di noi. Come ho detto, siamo due cittadini britannici, siamo stati rapiti alle Seychelles, che sono, erano, un posto perfetto e sicuro in cui andare. Se il governo non è in grado di aiutarci, allora ce lo deve dire, perché le speranze e le aspettative dei rapitori sono state indirizzate verso il nuovo governo, nella speranza che ci possa essere un diverso approccio.

Anche Rachel è molto dimagrita, ha perso un dente a causa delle violenze dei rapitori e non si sente più trattata come un essere umano:

Per loro siamo semplicemente degli animali. Siamo stati in gabbia come degli animali. Non si curano di ciò che proviamo, delle nostre famiglie o delle nostre vite e di ciò che hanno preso. Non si curano delle vite che stanno rovinando, vogliono solo denaro. […] Non mostrano alcuna compassione per come la intendiamo voi e io. Sono solo interessati a noi come mezzo per fare qualche soldo, e il loro unico interesse è mantenerci in vita per ottenere questo risultato.

La diffusione dell’intervista, molto toccante, in Gran Bretagna ha risollevato il problema della gestione dei rapimenti all’estero. I governi britannici non trattano con i rapitori e quello di Cameron sembra essere determinato a fare altrettanto. In un comunicato stampa rilasciato dopo la trasmissione dell’intervista, il Foreign Office ha confermato che il governo richiede l’immediato rilascio degli ostaggi e che non scenderà a patti con i rapitori.