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  • Martedì 25 maggio 2010

Il comandante in capo, Nobel per la Pace

Il New York Times pubblica una direttiva di settembre che incentiva nuove operazioni militari clandestine nei paesi mediorientali

Il capo delle forze armate statunitensi in medioriente, David Petraeus, ha ordinato una significativa espansione delle operazioni militari clandestine, al fine di sconfiggere gruppi terroristi e disinnescare potenziali minacce provenienti dal Medioriente, dall’Asia centrale e dal Corno d’Africa. La notizia è stata diffusa dal New York Times, che sostiene di aver visionato il documento di sette pagine firmato lo scorso settembre dal generale Petraeus.

L’ordine del generale Petraeus permetterà a piccoli gruppi di soldati americani di ottenere informazioni preziose sulle organizzazioni terroriste e sulle altre minacce provenienti da queste zone particolarmente instabili, specie in relazione a potenziali attacchi contro gli Stati Uniti. Inoltre, le operazioni potranno servire a costruire legami e rapporti con forze “amiche” e, nel caso dell’Iran, potrebbero predisporre le condizioni per eventuali attacchi militari, qualora la tensione attorno al programma nucleare dovesse crescere.

Sebbene anche l’amministrazione Bush avesse approvato alcune forme di attività militari clandestine, specie in zone di guerra, l’ordine di Petraeus rende di fatto queste operazioni sistematiche, dando loro una prospettiva di lungo periodo. Il testo dell’ordine parla di “penetrare, creare scompiglio, sconfiggere, distruggere” Al Qaida e altri gruppi militanti, e “preparare il campo” per attacchi e operazioni future. La mossa può dare dei vantaggi agli Stati Uniti ma nasconde diverse controindicazioni.

C’è il rischio di destabilizzare i rapporti con governi amici, come quello dell’Arabia Saudita e quello dello Yemen, o aggravare l’ostilità di paesi come l’Iran o la Siria. Inoltre, qualora dei soldati impiegati in operazioni segrete venissero catturati, potrebbero essere considerati delle spie: gli sarebbero negati i diritti garantiti loro dalla convenzione di Ginevra. C’è poi il rischio di sovrapporsi al lavoro della CIA, cui competono direttamente le operazioni di questo tipo. Le operazioni a cui fa riferimento l’ordine di Petraeus, però, sarebbe concentrato più sul fronte dell’intelligence che su quello bellico.

L’ordine è focalizzato sulla ricerca di informazioni – da parte di altri soldati americani, uomini d’affari stranieri, accademici, chiunque altro – allo scopo di identificare i militanti, tenersi in contatto con i gruppi locali ed essere costantemente informati sulla situazione.