Viaggiare senza uscire di casa

Con Google Street View Jacqui Kenny ha trovato il modo di girare il mondo e di fare fotografie bellissime, nonostante la paura di viaggiare

Agoraphobic Traveller

L’anno scorso, dopo la chiusura dell’azienda che aveva fondato quasi dieci anni prima, Jacqui Kenny ha aperto su Instagram l’account Agoraphobic Traveller, in cui pubblica gli screenshot scattati ai posti più interessanti che trova esplorando, senza uscire di casa, su Google Street View (il servizio di Google per vedere immagini panoramiche a livello stradale). Le immagini, che sono una selezione curata tra migliaia di screenshot, sono visivamente molto coerenti tra loro, come se fossero state scattate dalla stessa persona: Kenny privilegia spazi aperti e paesaggi spogli con particolari in evidenza (cactus, case colorate, cani che inseguono automobili). A tratti le foto sembrano anche ambientate nello stesso paese, ma vengono invece da tutto il mondo: Perù, Cile, Emirati Arabi Uniti, Senegal e Stati Uniti.

Kenny ha spiegato al New Yorker che in questo modo riesce a vedere posti che altrimenti non visiterebbe mai perché soffre di agorafobia (la paura degli spazi aperti accompagnata spesso dal disagio di trovarsi in ambienti non familiari) e di un’ansia che spesso le impedisce di uscire di casa: per lei prendere un aereo è una cosa impegnativa al punto che volare in Nuova Zelanda per il matrimonio della sorella (Kenny vive a Londra) ha richiesto mesi di terapia. Da qui il nome del progetto, cioè “il viaggiatore agorafobico”: «L’agorafobia e l’ansia limitano la mia capacità di viaggiare, così ho trovato un altro modo per vedere il mondo».