I cellulari fanno venire il cancro al cervello?

Una nuova ricerca riapre l'annosa questione e arriva a una conclusione: i telefonini non fanno male, alla salute, almeno

Il telefono cellulare fa venire il cancro al cervello. No, è falso, anzi forse è vero. Comunque se telefoni troppo aumentano le probabilità di contrarre un tumore. Sì, ci sono ricerche che lo confermano, però no ce ne sono altre che smentiscono tutto. Per anni ricercatori, produttori di telefoni cellulari e compagnie telefoniche hanno commissionato studi per capire se il cellulare fosse effettivamente dannoso per la nostra salute. Questi studi hanno portato a risultati spesso contraddittori e poco chiari, che hanno contribuito ad aumentare le incertezze e le preoccupazioni di chi ogni giorno passa molti minuti con l’orecchio attaccato al telefono, fino a che, sfiniti, abbiamo smesso di pensarci.

Ora pare che abbiamo fatto bene. Una nuova ricerca, pubblicata lo scorso gennaio sulla rivista scientifica Bioelectromagnetics, suggerisce che i cellulari non favoriscano in alcun modo la formazione di masse tumorali nel cervello. Lo studio è stato condotto dall’Istituto di medicina del lavoro di Edimburgo, in collaborazione con la Drexel University di Philadelphia, sulla base dei dati raccolti tra il 1998 e il 2007 dall’Ufficio di statistica nazionale del Regno Unito.

I ricercatori sono partiti da un presupposto molto semplice: se le frequenze usate dai telefoni cellulari causano il cancro, ci dovrebbe essere stato un aumento considerevole di casi di cancro nelle società dove il cellulare è diventato sempre più diffuso negli ultimi 20 anni.

La nostra analisi suggerisce che l’aumento dell’uso e la maggiore diffusione dei telefoni cellulari, che in alcuni studi sono stati associati a probabilità più alte di contrarre un tumore, non abbiano portato a un aumento nell’incidenza di cancri al cervello in Inghilterra tra il 1998 e il 2007. Perciò, è molto improbabile che vi sia la possibilità di essere “ai primordi di una epidemia di cancro” dovuta ai telefoni cellulari.

Partendo dall’ipotesi che ci vogliano tra i cinque e i dieci anni di esposizione alle frequenze radio di un telefonino per assistere alla comparsa di cellule tumorali nel cervello, lo studio ricorda che ci sarebbe stato un notevole aumento dei casi di tumore negli anni inclusi nello studio, ma così non è stato.

Nella ricerca si ricorda che un lieve incremento dei casi di tumore si è verificato nel corso degli anni quando l’uso dei cellulari è passato dallo 0 al 65% tra i cittadini britannici. Ma se anche ci fosse un legame con i cellulari, ricordano i ricercatori, questo sarebbe inferiore a un caso su centomila persone in un decennio. Lo studio si conclude escludendo la necessità di adottare nuove precauzioni per evitare l’esposizione alle frequenze radio dei telefonini.